capitolo 14

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Tornò Albe con i miei vestiti, entrai in quel bagno bianco e luminoso e mi lavai in quella doccia piccola, che sembrava triste. Mi asciugai con un lungo asciugamano bianco, che maleodorava di umido. Ero felice, o triste? Me lo chiedevo. Ero indifferente a quella sensazione. Mi sentivo come se stessi aspettando qualcosa,qualcuno. Aspettavo il risveglio di Emiliano. Quell'attesa mi stava ammazzando dentro. Mi guardai allo specchio. Dai miei scuri capelli legati in uno chignon disordinato, sbucavano dei ciuffi viola,blu e verde acqua. Quello shatush che mi face la parrucchiera quando le feci da cavia. Sorrisi. Misi l'intimo e poi presi il jeans chiaro e la maglia a maniche corte fiorata dell'Adidas. Pettinai i capelli e li raccolsi in una treccia.
Misi le superstar galaxy. Mi truccai e tornai in saletta. Mi sedetti di nuovo vicino ad Emiliano. Mi guardai intorno ed ero da sola. Lo guardai di nuovo. Gli diedi un altro bacio a stampo sulle labbra. Notai che faceva freschetto, e presi un lenzuolo e glielo misi addosso. Nulla di più,eravamo a luglio in fondo. Arrivò un medico in saletta ed io ero seduta vicino a Emi.
X: signorina, dovrei prelevare un campione di sangue al ragazzo. Per fare le analisi, così domani non saranno necessari i controlli.
Io: certamente.
Uscii dalla stanza e mi sedetti su Alberico. Ero seduta orizzontalmente e lui mi mise una mano dietro la schiena, accarezzandomi.
A:che vuoi fare?
Appoggiai la testa sul suo collo
Io:mi annoio, facciamo un giro qui dentro?
A:okay!
Mi alzai e sistemai la maglia. Presi la mano di Albe e lo tirai in piedi. Camminammo lungo il corridoio che puzzava di medicinali.
Io:grazie
A: e di che?
Io:che sei sempre con me. Senza di te sarei in delirio.
A:farei di tutto per la mia piccola panda.
Io:ti adoro
A:anche io.
Entrammo in ascensore e schiacciai il tasto più alto, il 7 . L'ascensore era lentissimo e quando eravamo quasi arrivati Albe uscì dalla tasca le sigarette.
Non l'avevo mai visto fumare, lui mi aveva visto. Deve aver iniziato a Bari quando io e Vale ce ne siamo andate.
Io: e tu che ci fai con quelle?
Albe di scatto le rimise in tasca
Io: non scherzo, che ci fai? Fumi?
Si rattristò, non voleva che lo sapessi.
Io:non volevi che lo sapessi? Con chi hai iniziato?
A: con Michele...
Non mi guardava negli occhi, anzi, guardava a terra. Si vergognava

Vorrei Svegliarmi E Scordarmi Chi EroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora