TAKE OFF THE MASK 2

capitolo 3

Pv.Joy
Passammo i controlli di sicurezza e ci dirigemmo al gate, eravamo in ritardo e per questo ci imbarcammo subito evitando le file kilometriche e la gente che da spintoni.
Kendall sistemò i bagagli mentre io mi buttai sulla poltroncina di tessuto grigio chiaro, sfatta dalla corsa.

Presi il mio libro dallo zainetto e cominciai a leggere cercando di non pensare alla telefonata avuto quella mattina con James che non fece altro che domandare se avessi combinato guai, se fossi incinta o se Kendall mi avesse fatto qualcosa, ma non riuscivo a concentrarmi.
Le parole mi passavano sotto gli occhi e ogni lettera sembrava chissà quale strano disegno a me sconosciuto.
Mi voltai verso il biondo, era preso dal tentativo di allacciare l'orologio argentato al polso, posai il libro sulle cosce e lo aiutai, lui sorrise e mi baciò a stampo come per ringraziare.

-Joy promettimi una cosa.- sussurrò vicino al mio orecchio.
-Cosa?- -Promettimi che qualunque cosa dirà James non ti farà cambiare idea, io ho bisogno di te.-
Come poteva pensare io avrei cambiato opinione su di lui.
-Non lo farei mai.- risposi a voce bassa.

Ripresi il mio libro e aspettai che l'aereo atterrasse, una volta arrivati ripresi il mio trolley rosa pastello e segui Ken fino al taxi più vicino.
Lui sembrava molto nervoso, mentre dava le indicazioni al tassista balbettó un pó di volte prima di riuscire a dire correttamente il nome della via, lungo il tragitto non fece che toccarsi i capelli per metterli in ordine come se fosse la prima volta che vedeva James, come se dovesse fare una buona prima impressione, come se non si conoscessero, come se non girassero tantissime storie sulla sua "fama" da stronzo.
Arrivammo, il portone bianco sembrava più imponente del solito, Kendall si fermó vicino al cancelletto, io suonai.

Davanti a me si presentò James, con i capelli leggermente scomposti, una maglietta nera e jeans grigio chiaro.
Mi abbracciò fortissimo facendomi mollare la presa dal manico del trolley, quando il suo sguardo cadde su Kendall quasi spaventato dalla figura muscolosa di mio fratello.
-C-che ci fai lui qui? Perché ha una valigia?- rispose senza distogliere lo sguardo dal suo bagaglio.
-Io e lui dovremmo parlarti. Con calma, dentro casa.- James ci fece entrare rivolgendo un occhiataccia a Kendall mentre gli passava davanti.
Ci sedemmo sul divano e vedendolo nervoso gli strinsi la mano.

-Che dovete dirmi?- sussurrò James sorseggiando un bicchiere di Coca Cola.
-Io e Ken, stiamo insieme...-
I suoi occhi si spalancarono e il liquido scuro che stava bevendo si sparse per il pavimento, eppure cercó di calmarsi, chiuse gli occhi e inspirò.
-Sai che ho solo due stanze, dove lo metto a dormire lui?- disse riferendosi a Kendall che stringeva la mia mano come un bambino piccolo.
-Può dormire con me.-
-No! Non ci dorme con te, facciamo così io dormo sul divano tu in camera mia e lui nella stanza degli ospiti.- urlò, Kendall cercò di intervenire.

-Non le faccio niente, puoi stare tranquillo.- mio fratello gli scoccò un occhiata assassina.
-Ti spiego, di te non ci si può fidare, sei un idiota, alcolista, stronzo e manesco. Ora dimmi perché dovrei permettere che in casa mia tu dorma con la mia sorellina, dopo quello che le hai fatto.- gli occhi del biondo, si riempirono di lacrime che asciugò velocemente con la manica della felpa grigia. Mi diede un bacio sulla guancia e uscì dalla casa dicendo "forse perché la amo".

Rimasi a fissare James che in tanto aveva uno sguardo soddisfatto, lo avrei strangolato.
-Ma sei diventato scemo o cosa? Ti rendi conto che ha anche lui dei sentimenti?- urlai prima di seguire Kendall fuori di casa.
Corsi fino a raggiungerlo, gli appogiai una mano sulla spalla e lui senza guardarmi mise le mani sui miei fianchi e mi baciò.

-Dormiamo in albergo e domani ripartiamo.- dissi appena le nostre labbra furono nuovamente separate.

Spazio autrice
Weweweiii è da molto che non scrivo e i capitolo fanno schifo :c
È anche molto che non leggo ora che ci penso, anyway, mi sconsigliate qualcosa da leggere? (Intendo FF)