Capitolo 1

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É lei. Non riesco a crederci! Preferirei che fosse un sogno. Uno di quelli che faccio da tre mesi a questa parte. Ma questo non é come gli altri. É reale.
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Sono le quattro del pomeriggio e sto andando da Albert, mio marito.
Albert ed io non siamo la semplice coppietta che sta insieme solo per fare figli senza amarsi, noi ci amiamo davvero, ma nonostante questo non abbiamo figli. Non penso che una coppia esterna il suo amore solo attraverso un figlio, ma noi il nostro amore per il momento non vogliamo esternarlo cosí.
Siamo sposati da cinque anni, e ci conosciamo come se fossiamo insieme da tantissimi anni. Albert é una persona speciale e non dico questo solo perché é mio marito, ma perché lo é davvero. É dolce, scherzoso, pacato, ottimista...e ho bisogno di una persona cosí al mio fianco, perché sono l'opposto. Non sono per niente dolce, né pacata e tanto meno ottimista. Penso sempre al peggio delle cose, l'ultima volta che ho pensato che sarebbe andato tutto bene ho preso 18 al mio ultimo esame di laurea. Pensare al peggio mi stimola a migliorarmi. Non sono sicura di me stessa e questo mi porta ad essere umile.
Tornando alla questione Albert, posso dire che siamo una coppia perfetta, anche se la perfezione non esiste. Litighiamo molto ma molto spesso ma é una caratteristica fondamentale per una coppia, perché anche attraverso un litigio si ci conosce e ci si vive al 100%, ma come si suol dire "gli opposti si attraggono" ed é proprio il nostro caso. Quando litighiamo, sa che con me non puó vincere e non vale neanche la pena discuterne. Io sono orgogliosissima e non ammetto mai di aver sbagliato, solo quando mi portano delle prove concrete FORSE, peró questo molto spesso mi porta a perdere delle persone davvero speciali. Dovrei capire che non ho sempre ragione io e non fare la solita bambina capricciosa, devo ammettere di aver sbagliato, il problema é che per me non sbaglio mai. In veritá voglio far credere anche a me stessa questo, ma so anche io che sbaglio la maggior parte delle volte e questo mi porta ad essere insicura.
Sono qui, sotto lo studio di Albert, lui é un avvocato, e non ha mai del tempo, ma nonostante questo non mi fa mancare nulla, né le sue attenzioni, ne le fette biscottate con la nutella pronte al mattino appena svegli.
Io faccio un lavoro ben diverso da quello di Albert, sono una psicologa e amo il mio lavoro, ma alcune volte pensando ai miei comportamenti isterici, ci vorrebbe per me uno psicologo.
Mi occupo di psicologia infantile, di far relazionare i bambini fra loro e di capire i loro atteggiamenti violenti. Questo lavoro mi fa crescere molto, desidererei tanto avere una figlia e magari chiamarla Sophia.

Hola! Spero vi piaccia il primo capitolo di questa storia.
Non ho mai scritto nulla e penso sia arrivato il momento di farlo, perché mi piace davvero tanto, leggere e scrivere.
Al prossimo capitolo!

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