Capitolo 3

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Oggi mi sono svegliata e come al solito Albert é vicino a me, mi sta riempiendo di coccole e mi sussurra all'orecchio frasi e parole dolci, io questo momento lo amo piú del solito.
Predevo una giornata pensantissima, ma in questo momento non voglio pensarci. Albert mi sorprende portandomi la colazione in camera. Devo ammettere che non lo faceva da tanto tempo. Nel vassoio che mi porge c'é del latte e le famose fette biscottate con la nutella, che non possono mancare.
Io ed Albert ci siamo conosciuti per caso, nel ferragosto 2010. É stata in quella serata che la mia vita ha incominciato a prendere una svolta, si é rivoluzionata, in positivo ovviamente. Eravamo sconosciuti, in realtá non conoscevo nessuno di quel luogo, solo Erik, la mia migliore amica. Erik c'é sempre stata per me, tutt'ora é presente. Lo é stata quando ho perso mio padre, quando mi sono laureata, negli avvenimenti piú importanti é stata vicina a sostenermi.
Lei ha perso il marito recentemente e sta davvero male. Io vado a trovarla spesso, e percepisco il suo dolore. Cerco di mettermi nei suoi panni ma questo mi fa perdere la testa. É una sensazione strana. Di vuoto. Solo il pensiero di perdere Albert mi rabbrividisce.
Oggi io ed Albert siamo scesi da casa insieme. Lui é andato nel suo studio e io nel mio.
Questa giornata é volata! Torno a casa e come ogni giorno penso di trovare Albert, ma non c'é, cosí, siccome so che si arrabbia quando provo a chiamarlo gli invio un messaggio con la scritta "amore mio ti aspetto a casa". Nessuna risposta. Cosí riprovo, ma niente. É passata circa un'ora e non ho notizie di Albert. Inizio a preoccuparmi. Non ritarda mai cosí tanto.
La mia ansia aumenta sempre di più, insieme alla rabbia. Mi sta facendo agitare e preoccupare inutilmente, ne sono certa. Appena torna non gli parlo. Per calmarmi accendo la tv, e mangio qualcosa. Neanche questo mi fa calmare. Non voglio fare pensieri negativi, ma sento che sia successo qualcosa. Ci sono tante domande a cui vorrei delle risposte: e se fosse successo qualcosa? E se avesse avuto un incidente? E se lo avessero rapito?
Adesso ho veramente paura, vorrei scendere a cercarlo ma poi penso che potrebbe chiamare da un momento all'altro. Cosí decido di restare in casa ad aspettarlo. Improvvisamente sento squillare il cellulare. Non é lui. Rispondo ed é la questura che mi comunica di raggiungere l'ospedale di New York. Durante il tragitto da casa all' ospedale mi faccio dei film mentali. É proprio in questi casi che devo cercare di essere ottimista, ma l'ansia prende il sopravvento su me.
Arrivo e mi fanno andare da Albert. Non é lui, non puó essere lui. Sta succedendo qualcosa, che cambierá del tutto la mia vita.

Hola! Come va? Come vi sembra il terzo capitolo?
Elisabeth é andata in ospedale per vedere cosa é successo ad Albert. Nel prossimo capitolo capirete cosa sta veramente accadendo!

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