Sento che Albert balbetta alcune parole:" Non abbatterti, io saró sempre vicino a te. Ti amo". In quel momento il mio cuore smette di battere. Lo chiamo, ma niente. Albert mi ha abbandonta. Non puó farmi questo, io ho bisogno di lui. Mentre verso tutte le mie lacrime sul suo corpo, bianco e gelido come il ghiaccio, i medici lo portano via provocandomi tanta rabbia da farmi urlare. Il 23 luglio Albert si spegne, e con lui una parte di me.
Sono ad un funerale ma non voglio far credere a me stessa che sia quello di Albert. Non posso fingere all'apparenza. Sono ignara del fatto che la vita possa cambiare da un momento all'altro per sempre.
Sono passati sette giorni dalla morte di Albert e sono sette giorni che mi sento vuota. Erik e Hannah mi stanno vicine, ma non basta. Nessuno puó aiutarmi a superare questo dolore. Devo rassegnarmi, ma é molto difficile. Nei momenti di difficoltá c'é sempre stato lui ad aiutarmi ma adesso é lui la causa del mio dolore. É come se mi avessero dato una pugnalata al cuore. Sento Erik che mi dice:" Elisabeth devi mangiare qualcosa, non mangi nulla da una settimana, cosí morirai anche tu!". Le sue parole mi fanno arrabbiare:"non capisci che é morto Albert, mio marito, secondo te sento il bisogno di mangiare, di parlare, di vivere?". Dopo aver pronunciato quelle parole me ne pento subito, perché anche lei ha perso il marito, ma non mi ha mai trattata male come sto facendo io adesso. Cosí lei me lo rinfaccia:" Che ti credi che solo tu hai perso il marito? Che solo tu sei stata male? Io anche ho sofferto e lo faccio tutt'ora sentendo la sua mancanca ma tu non c'entri nulla con questo, e io non te ne faccio una colpa come stai facendo tu!". Mi scendono le lascrime:" Scusami Erik, sei l'unica che puó capirmi" mi alzo e l'abbraccio fortissimo. Lei ricambia l'abbraccio e mi sussurra:" Elisabeth so come ti senti, ma non scoraggiarti, hai tutta la vita avanti, non puó finire cosí, non puó. Ti aiuteró nel migliore dei modi, ma devi essere prima tu ad aver la volontá di superare tutto questo". Hannah vedendoci piangere si avvicina e scoppia in lacrime anche lei. Lei ha perso un figlio e non ha versato una lacrima. É la donna piú forte che abbia visto in tutta la mia vita. So come puó sentirsi, ma lei riesce a non esternare il suo dolore. In certi momenti mi sento ridicola, ma non posso far finta di nulla.
Mi capita di scoppiare a piangere improvvisamente, perché penso a tutto ció che abbiamo vissuto insieme. Le risate, i pianti, i dolori, i viaggi, la felicitá che mi ha fatto provare in tutti i momenti della giornata, il nostro matrimonio. Penso a quel giorno e mi scoppia il cuore. Penso alla felicitá che abbiamo provato. Ai sacrifici che abbiamo fatto per rendere quel giorno indimenticabile.
Elisaberth non ti dico di dimenticare tutto, ma almeno provare a non pensarci. Cosí non smetterai mai di superare questo dolore.
Zitta, per il momento mi sento cosí e non posso cambiare il mio stato d'animo. Farei di tutto per farlo tornare da me, per far si che non sia mai successo nulla, ma la realtá mi contraddisce.Hola! Come vi sembra il quarto capitolo? Siete riusciti ad immedesimarvi in Elisabeth? Commentate!
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Tutto un sogno
RomanceQuesta é la storia di Elisabeth, una psicologa sposata con Albert. Quest' ultimo il 23 luglio 2015 muore e rimane nel cuore di Elisabeth un dolore incolmabile e la voglia di avere una figlia con Albert. Dopo 15 anni decide di rifarsi una "vita" e ce...