Sei speciale:Kariya x Tsurugi

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«Ci siamo già visti?»

«Scherzi? Sono Kariya, il tuo compagno di squadra!»

«Kariya? Mai sentito nominare.»

«Tsurugi non prendermi in giro! Frequentiamo la stessa classe!»

Il ragazzo lo guardò ridendo e con un sorriso beffardo gli rispose:«E chi ha mai fatto caso a te?»

Il piccolo sgranò gli occhi e corse via, Tsurugi non aspettò molto prima di allontanarsi dalla scuola per andare a trovare suo fratello.
Kariya si nascose sul tetto della scuola e si sdraiò sul cemento per guardare le nuvole. Era davvero così inutile?
L'opinione di Tsurugi contava, Kariya ritrovava se stesso in lui, erano simili.
A differenza sua Tsurugi era stato accolto da tutta la squadra, alla fine lui non era scontroso e arrogante come tutti credevano. Anche lui era gentile!
Invece Kariya restò anonimo.
E voi mi direte: «Tsurugi non ha fatto trasparire le sue emozioni!»
E avete perfettamente ragione.
La squadra si interessò a scoprire il vero carattere di Tsurugi e alla fine riuscirono ad accettarlo per quello che era davvero. E Kariya? A nessuno importava di chi fosse davvero il turchese. Lui non era cattivo e menefreghista! Lui provava altri sentimenti oltre la rabbia! I suoi compagni si allontanarono da lui per stare in compagnia di Shindou, Tenma e Tsurugi. Lo evitavano.
Guardava il cielo, iniziava a vederlo sfocato. Le lacrime gli offuscavano la vista.
Perché piangere per un ragazzo che non ti considera neanche?
Kariya non lo sapeva, ma doveva sfogarsi una volta per tutte!
Le sue lacrime non avevano intenzione di fermarsi, Kariya le aveva trattenute per troppo tempo.
Cercò di asciugarsele inutilmente,  riprese a guardare il cielo per poi rendersi conto che era già sera.
Rassegnato, il piccolo si alzò e si avvicinò alla porta del tetto per poi aprirla. Non ci riuscì. Riprovò ma nulla, era rimasto chiuso dentro la scuola. Il peggior incubo di ogni studente!
Sospirò e si appoggiò alla ringhiera per guardare il giardino della scuola dall'alto.
C'era una strana figura nera che cercava di arrampicarsi.
«Potresti aiutarmi perfavore?»
Kariya riconobbe subito la voce. Era di quello per cui stava piangendo già da un po'.

«ok ho capito!»

Tsurugi sbuffò, si sedette sul cemento e si mise a guardare le stelle.

«Dai siediti, mica ti mangio!»

E indicò le sue gambe. Kariya arrosí ma per fortuna Tsurugi non lo notò per via del buio.
Il piccoletto esitò ma dopo qualche minuto si sedette sopra le sue gambe e appoggiò la schiena sul suo petto.

«A proposito di cibo, vuoi favorire?»

Tsurugi prese una scatoletta con dentro del cibo e iniziarono a mangiare, senza dire nulla. Le parole non erano necessarie, Kariya era pieno di domande e voglioso di risposte ma non voleva rovinare il momento. Poteva essere l'ultimo in sua compagnia, no?
Il turchese tremava come una foglia e Tsurugi gli mise addosso la sua felpa e ruppe il silenzio.

«Comunque...io prima stavo scherzando»

«Anche io! Volevo...farti sentire in colpa!»

«Kariya perché menti? Hai pianto.»

Kariya non rispose, ormai Tsurugi aveva capito la situazione. Ora lo avrebbe considerato un piagnucolone.
E invece non andò come il turchese pensava.

«Kariya sei speciale, ti voglio bene»

«Anche io...»

Passarono la notte abbracciati a causa del freddo. O forse anche per qualcos'altro?

 O forse anche per qualcos'altro?

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