Lost control. |L.H|

Surprise.

Entriamo nella discoteca e la musica inizia ad entrare profondamente, forse troppo, nelle nostre orecchie.

«Sediamoci là.» Grida Denise indicando un tavolino vuoto, e per fortuna appartato.
Ci sediamo e cominciamo a guardarci intorno, quando notiamo che due ragazzi si avvicinano sempre di più a noi.
Vedo Denise alzarsi e correre incontro ad essi, approccia velocemente la ragazza.
O forse li conosce già, e a quanto vedo è meglio tenere la seconda ipotesi.

«Cheryl, loro sono Ashton..» Dice indicando un ricciolino con bel sorriso, che continua a fissarmi incessantemente.
«..e Zayn.» Aggiunge indicando un moro, molto affascinante, che da ciò che ho capito è il ragazzo che le piace, nonché il miglior amico del mio fratellastro.
Entrambi si presentano ed iniziamo a fare amicizia, molto velocemente.
Denise inizia ad arrossire, mentre parla con Zayn.
Ashton, sembra abbastanza a disagio, inizio a parlargli.

«Quindi tu sei la sorellastra di Luke?»
Chiede guardandomi con un espressione quasi sconvolta.

«Esatto..» Sbuffo.
Penso a cosa posso dire per conversare, ma a quanto pare il mio cervello non vuole collaborare.

«Vuoi ballare?»
Mi esce diretto e talmente di scatto da fargli venire un colpo.

«Va..Bene.»
Ci alziamo ed andiamo in pista.
È paiono di gente, dalle cagnette che si strusciano su chiunque respiri, ai ragazzi che cercano invano di attaccare bottone con loro.
Io e Ashton ci buttiamo in mezzo ed iniziamo a ballare.
Una canzone, e ci avviciniamo, un'altra e ci avviciniamo ancora di più.
Fino a quando non mi trovo di fronte a lui ed i miei occhi immersi nei suoi.
Iniziamo a baciarci nonostante i calci, le bracciate e tutto il resto c'è proviene dalle persone che ballano.
Ci stiamo baciando, ma nulla di speciale, nulla che non abbia già provato.

«È ora di tornare a casa.»
Ci divide di scatto il suono di questa voce seria e pesante.
Mi volto di scatto per vedere chi sia stato.
Luke.
Mi metto a ridere guardandolo negli occhi.

«Dai Luke ciao.»

«Tu ora torni a casa.»

«Sicuramente!»

Mi guarda per qualche secondo, con uno sguardo fulminante.
Subito dopo mi prende per il polso cercando di portarmi via.
Mossa sbagliata, Hemmings.