Capitolo III

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- Mmh, va bene. Intanto inizio con il ringraziarti che se non mi avessi fatto fare tutte quelle figure di merda quello che sto per raccontarti non so se sarebbe successo.
-Dai muoviti e racconta.-
-Il biondino è venuto da me, si è presentato e mi ha chiesto il cellulare per scriverci il suo numero, credevo gli servisse una telefonata e invece no. Vuole conoscermi capisci?! Vuole conoscere me. Sicuramente sarà una presa per il culo oppure mi avrà dato il numero sbagliato.-
-Ma perché devi essere così negativa?!-
-Boh, quindi potrei provare a scrivergli e vedere se ha whatsapp.-
La ragazza, arrivata a casa, uscì sul suo enorme terrazzo e ballò. Per lei ballare era uno sfogo gli bastavano cuffiette e Ipod per poter essere libera senza niente da spiegare, senza nessuno che ti dice cosa fare. In quel momento lei era serena e si notava dal suo modo di muoversi e da quello che ballava; non era una danza classica e dolce, ma una danza un po' pazza, forte e scatenata. A cena sua madre osservava la sua felicità e le due si scambiavano occhiolini e sguardi divertiti. Così, finito di cenare, le due iniziarono una lunga chiacchierata.
Bianca non resistette, prese il suo smartphone, entrò su Whatsapp e scrisse a quel biondino che la aveva colpita dal primo istante. Fu lì che iniziò la più bella ed emozionante chat della sua vita. Bianca s'inteneriva per poco, solo il cuoricino nei suoi messaggi la faceva sorridere. I due chattarono per quasi tutta la sera fino a darsi la buonanotte. Quella fu una notte stupenda, Bianca non riusciva a credere che tutto questo stava capitando a lei, lei si riteneva troppo brutta per lui oppure credeva che non la volesse più nessuno. Poi si decise a crederci e si addormentò.

Lui le ha insegnato a sorridereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora