Capitolo 4

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Durante la passeggiata, sempre mano nella mano, Alessio disse:"Come avrai capito, mi piaci assai, quindi vorrei conoscerti per come sei dentro, per capire se potrà funzionare tra noi."
"Inizia tu a parlare." Dissi io.
"Sono una gran testa di cazzo, testardo, sensibile da morire, sogno dalla mattina alla sera, quindi mi descrivo come un sognatore, ho la testa fra le nuvole, spesso mi perdo nei miei pensieri, sono geloso, ma non troppo, il giusto.
Sono abbastanza dolce, un ragazzo a cui piacciono le coccole e a cui piace farle. Faccio battute pessime e ne vado fiero.
Infine, tengo molto alle persone che amo e non le lascio andare, per nessuna ragione."
"Potrei innamorarmi di te."
Sorride. "Ora parlami di te."
"Anch'io sogno molto, sono testarda e gelosa a non finire. Piacciono anche a me le coccole e sono sensibile. L'unica cosa è che sono una gran scassa coglioni, non una testa di cazzo."
"Possiamo dire di aver lo stesso carattere. È una buona cosa, no?"
"Penso proprio di sì." Dissi.
"Cosa ti piace fare nel tempo libero? Hai degli interessi particolari?"
"Diciamo che di tempo libero ne ho poco, ma appena posso, o leggo o ascolto musica, oppure vado a correre, tu?"
"Anche io faccio lo stesso."
"Posso farti una domanda?"
"Certo."
"Non ti ho mai visto in questa scuola, sei appena arrivato?"
"Sì, sono arrivato quest'anno, peccato, ti avrei conosciuta prima sennò."
Sorrido.
"Mi piace stare con te, forse ho trovato finalmente la mia anima gemella! Sei così bella."
"Ti ringrazio."
"Posso abbracciarti?"
"Me lo chiedi anche? Certo che sì!"
Mi abbracciò, mi sentivo totalmente bene, non pensavo a nient'altro, solo a lui e che avrei voluto passare tutta la vita tra le sue braccia, al suo sorriso, ai suoi occhi.
Forse mi stavo innamorando e pensavo "Vale sei fottuta."
Ma alla fine, penso che sia una bella cosa perdere la testa per qualcuno, essere dipendente da qualcuno, avere un appiglio.

Dopo esserci salutati, tornammo a casa, si era fatto tardi.

Passai tutta la sera a leggere il mio libro preferito pensando a lui, avevo cambiato mondo, era diventato lui il mio mondo.
Mi parlava qualcuno e capivo sempre il suo nome, lo cercavo tra la folla, speravo in un suo messaggio, in una sua chiamata. Non riuscivo a togliermelo dalla testa.
Quella notte dormii un po' impaurita, ansiosa. Non mi aveva più scritto dopo che eravamo usciti il pomeriggio, così mi feci mille problemi: se non gli piaccio? Se non mi sono comportata come avrebbe voluto lui? Se ha un'altra?..

Il mattino seguente mi svegliai con la luce e la vibrazione del telefono.

"Messaggio da Alessio💘"
Buongiorno principessa❤

Your eyes can stop the time//Alessio Bernabei Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora