Capitolo 7

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Domenica sera Alessio mi disse molte cose che ancora non conoscevo su di lui. Cominciò così:

"Vale, non ti ho ancora parlato di questo perché la mia vita non è mai costante, un giorno mi sembra di toccare il cielo e il giorno dopo di sprofondare. Non essendo sicuro di questa cosa volevo parlarne con te, per ragionare insieme."

Continuò:

"Da quando sono piccolo ho un sogno nel cassetto, ovvero diventare un cantante. Ho scritto qualche canzone, quando scrivo mi sembra di stare sulle nuvole, non so dove trovo l'ispirazione, ultimamente uso te come musa."

Continuò dopo un sorriso e un lungo respiro:

"La musica dice cose che non riusciamo a dire, parla per noi, mi fa stare bene, la musica è l'insieme dei colori, la musica ti trasporta, fa ricordare momenti belli e brutti che hai vissuto, appunto per questo fa piangere, emozionare. La musica arriva dritta all'anima, al cuore, mi tocca nel profondo e io senza non riesco a stare, mi piace farci l'amore."

Alessio mi portò in camera sua, tirò fuori da una scatola dei fogli, mi fece leggere la prima canzone che aveva scritto.

"Mi chiedo ora dove sei
Se tra le mie mani
un giorno tu sarai
Anima gemella
Non so neanche se tu esisti
Immagino il sapore tra le labbra
che tu lasci
Non bastano parole
E ancora il tuo sorriso
luminoso come il sole
che abbraccia coi suoi raggi
una semplice canzone

Dimmi chi sei
Forse non lo saprò mai
Se sei una tipa coi suoi spazi
Guardi fisso o t'imbarazzi
Bevi latte a colazione
Entri dentro le persone"

Alessio dopo avermi asciugato le lacrime sul viso, mi disse: "Questa l'ho scritta quando ci siamo visti per la prima volta, mentre ti ho preso dentro sulle scale ed ho incrociato il tuo sguardo, mi sono subito messo a scrivere."

[...]

La notte mi svegliai all'improvviso, preparai un the e andai sul balcone a pensare, con una coperta sulle gambe.
Perché ero la musa di Alessio?
Perché avrebbe dovuto scrivere una canzone su di me?
Magari ne aveva scritte anche altre.
Ero molto entusiasta, orgogliosa di lui.
Ma non capivo come mai in così poco tempo lui potesse provare con me queste emozioni e ritenermi così tanto importante da parlarmi del suo sogno e avermi scritto una canzone.

A queste domande non trovai una risposta, non capivo il motivo per cui lui tenesse così tanto a me.
Senza che me ne accorgessi si fece mattina e anche se assonnata, mi alzai.

Your eyes can stop the time//Alessio Bernabei Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora