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Louis' pov
"caz-zo Lou sei così bravo" gemette vicino al mio orecchio e io mugolai in risposta. Sentimmo la porta aprirsi ma presi dal momento non ci preoccupammo più di tanto e subito dopo una voce familiare riecheggiò nella camera.

"Harry ieri non ti ho visto tornare dall-oh cazzo cosa state facendo?!"
Harry vedendosi l'amico davanti mi spinse via e iniziò a urlarmi contro e guardandomi con occhi pietosi come per chiedermi scusa per quello che avrebbe fatto qualche secondo dopo, iniziò a urlare

"FROCIO DI MERDA STACCATI, MI FAI SCHIFO VATTENE SUBITO" sentì gli occhi riempirsi di lacrime, come aveva potuto, mi sentì umiliato e decisi di dargli retta e me ne andai non prima di prendere la maglietta sul pavimento e di aver guardato Liam che mi osservava schifato come se avesse davanti qualcosa di ripugnante. Corsi giù le scale disperato, mi misi la mani dei capelli tirandomi cercando di dissolvere il dolore e l'umiliazione che provavo all altezza del petto. Mi misi la maglietta come meglio potevo, e con la vista offuscata dal pianto iniziai a correre finché non mi fermai senza fiato, trovai una panchina e mi sedetti abbracciandomi le ginocchia con le braccia.

Mi ero promesso di non essere più trattato così da nessuno, mi ero promesso che non sarei più stato umiliato e incolpato da nessuno di cose che io non avevo mai fatto. Ma adesso ero qui, con lo stesso dolore che non provavo da anni, con gli stessi sensi di colpa che mi opprimevano anche se  io non avevo fatto niente.

Senti dei passi avvicinarsi, preferì ignorarli ma la mia indifferenza non durò molto visto che una mano si posò sulla mia spalla.

"Hei, stai bene?" Mi domando una voce roca e profonda, alzai lo sguardo e mi trovai un ragazzo non troppo alto, con una corporatura muscolosa, i capelli neri con alcuni punte più chiare, gli occhi scuri e profondi, le labbra sottili e con tatuaggi sparsi un po' per tutto il corpo.
"Si grazie" dissi riabbassando lo sguardo sulle mie ginocchia ancora avvolte dalle braccia.

"Io sono Josh" mi sorrise facendogli spuntare due fossete proprio come quelle di Harry, allungando la sua mano verso di me,
"Louis piacere" gli dissi sorridendoglie stringendogli la mano e poi diventando rosso per il modo in cui mi guardava.

"Posso sedermi?" "certo" sussurrai ancora in imbarazzo, mi spostai per dargli più spazio ma lui mi prese per la vita e mi riportò vicino a lui sorridendomi innocentemente.

"Allora Louis vuoi dirmi perché piangevi ?" Mi domando gentilmente per farmi capire che non mi voleva forzare,
"Preferisco non parlarne,perché non parliamo di te invece? " gli dissi guardandolo negli occhi.

"Oh ok, mi chiamo Josh ho 19 anni vivo nella casa qui dietro, sono single e vivo con i miei genitori e mio fratello minore, cosa mi racconti di te invece?" Mi disse ridendo "Beh, mi chiamo Louis, anche io ho 19 anni, sono single e mi sono appena trasferito con mio padre a casa della sua fidanzata e di suo figlio" gli sorrisi e iniziai a giocare con le mie dita.
Vidi il suo viso  avvicinarsi sempre di più a me, ma la suoneria del suo cellulare per fortuna lo fermò.
Si, Josh era carino e anche gentile ma non ero psicologicamente pronto a baciare due ragazzi nello stesso giorno, capitemi.

"Louis io devo andare a casa ma ci possiamo vedere, va bene ?" Mi guardò con gli occhi pieni di speranza così decisi di dare una possibilità a questo ragazzo all' apparenza duro ma gentile come pochi.
"O-ok per me va bene" dissi leggermente titubante, " bene, tieni questo il mio numero, mi puoi dare anche il tuo?"

Annui e salvai il mio numero sul suo telefono, e Josh si alzò lasciandomi un bacio sulla guancia e iniziando a camminare.
"LOUIS MI RACCOMANDO CHIAMAMI" mi urlò da lontano, "CERTO JOSH" gli risposi per poi ridere insieme a lui.

Step Brothers •Larry•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora