1^ parte

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louis passò le dita tra i capelli ricci del ragazzo di fianco a lui. Harry aveva il respiro pesante e gli occhi ancora chiusi; era sdraiato a pancia in giù, con un braccio sotto al cuscino e il viso rivolto verso Louis.

Il ragazzo già sveglio, si mise nella sua stessa posizione, i nasi che si sfioravano.

Osservò ogni minino dettaglio di quel volto e ringraziò chiunque gli avesse permesso di essere li in quel preciso istante.

Continuò a pettinare quei capelli scuri, giocando con i ricci. Gli venne in mente la prima volta che gli aveva urlato ti amo, letteralmente.

-non scendo,se i miei ci scoprono finisco nei guai- sussurrò harry, sporto dalla finestra della sua camera, che dava sulla strada. Sul marciapiede c'era Louis, con la testa rivolta verso l'alto.

-ho bisogno di parlarti-

-è tutto a posto, ci vediamo domani- disse Harry con sguardo impassibile. Louis sapeva che non era tutto a posto e sapeva anche la causa: lui. Non era il tipo di farsi trovare sotto casa del fidanzato, di notte, anzi, odiava quando vedeva una scena del genere in un film, ma non poteva aspettare.

-Harry! - lo richiamò, e il ragazzo si voltò di nuovo.

Sapeva che Harry si era allontanato da lui perchè non riusciva a dargli certezze. Certo, erano fidanzati ufficialmente, ma Louis non era un tipo da molte smancerie e anche se Harry non si era mai aspettato più di tanto da lui, era arrivato al culmine. Non voleva certo cambiarlo, lui l'amava così com'era... amare, era quello il vero problema. Louis l'amava veramente? Come poteva saperlo se lui non faceva nulla per cercare di farglielo capire? Quante volte gli aveva detto ti amo, senza sentirglielo uscire dalle sua labbra di ricambio?

Era stanco di tutta quella situazione.

Louis d'altro canto aveva provato mille volte a fare uscire dalle sua labbra quelle due piccole parole, ma non ci era mai riuscito, era come se qualcuno gliele stesse tenendo bloccate in fondo al petto. Voleva risolvere quella situazione, ma l'unica cosa che poteva riuscirci era anche l'unica che non poteva utilizzare.

-ti prego Harry...i-io...-

-nessuno ti ha obbligato a metterti con me e non capisco il perchè io abbia deciso di far parte di questo "noi", se c'è mai stato per te. Tra qualche giorno ti sarai già dimenticato di me,buonanotte Louis- sussurrò Harry, allontanandosi dalla finestra, per chiuderla.

Louis sentì una fitta al petto al suono di quelle parole. no. Non poteva dire sul serio. Lui aveva bisogno di lui!

Prese un grosso respiro, e appena sentì la finestra sbattere, urlò.

-TI AMO CAZZO!-

e poi,silenzio.

Guardò quella finestra, ma la stanza era buia e nessuno si fece avanti. Cercando di trattenere le lacrime, si voltò per ritornare a casa sua, quando sentì uno sbattere di una porta e poi due braccia che avvolsero il suo busto.

Si girò, senza spostare quelle braccia e si ritrovò con un viso sprofondato nel suo petto e un corpo scosso dai singhiozzi.

-ti amo anch'io,tanto- mormorò harry. Louis prese il suo mento tra le mani, per alzargli il viso...

-louis-

quella voce roca lo riscosse dai suoi ricordi.

Alzò lo sguardo e vide che Harry aveva gli occhi socchiusi, con un sorriso sulle labbra.

I'll take care of your soul - larry stylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora