La Ragazza Yo-Yo

CAPITOLO 27

'' Le tue labbra, i tuoi occhi, la tua candida pelle ... non riesco a resisterti ''

Kim le sfiora il viso con le dita, avvicinandosi lentamente alla ragazza, prende una delle sue ciocche bionde e la mette dietro all'orecchio di lei. Jenny, sospira a quel tocco, quasi ne fosse estasiata. Sbatte le ciglia ripetutamente, guardandolo con occhi da gatta morta.

'' non farlo ''

Dice quasi in un sussurro, quasi sciogliendosi fra le sue braccia. Cosa che al professore non va affatto bene. E a dirla tutta neanche a me

'' fermi, fermi, fermi! Jenny! Cos'era quel suono? No, perché a me sembrava un'anatra che schiamazza! Per favore, vai a posto''

Dice irritato il professore. Questa nuova lezione è una novità inserita dalla preside, per invogliare gli alunni a improvvisare e invogliare i ragazzi ad amare il teatro e la sua poesia. Alla nostra classe è capitato proprio il professore più fantasioso e più esigente, il signor Martines, che aveva ideato tutta una recita ambientata nel passato, al tempo dei castelli e dei balli in onore dei re e delle regine, degli amori proibiti o contesi. Kim era stato scelto per il personaggio principale, non sapevo fosse un così bravo attore, eppure la differenza fra realtà e recitazione si nota. Non ha quello scintillio negli occhi, il suo sorriso è più forzato, più finto, ma comunque adorabile e bellissimo. Dopo una serie di ragazze che non andavano bene per il ruolo di Ginevra, la protagonista, finalmente il professore sceglie Carola, una ragazza non troppo invadente né troppo irritante, ma gira la voce che avesse una cotta per Kim. E stranamente questa cosa non mi piaceva affatto. Dopo aver scelto i personaggi principali, a noi tocca subirci dei ruoli secondari. Quando il professore mi nota, aggrotta le sopracciglia

'' e tu chi sei ? ''

Deglutisco. Il mio piano ' nascondiamoci dal professore ', è giunto al termine

'' ehm ... Taylor Start, professore ''

'' non hai fatto la prova per la protagonista ... ''

Dice pensieroso, come se parlasse con se stesso e non con me. A confermare quella teoria, lo vedo girarsi verso i protagonisti. Kim è stranamente serio, mentre Carola si muoveva a disagio, come se perdere quel ruolo le facesse male. Ma per sua fortuna non sono una grande attrice e il professore sembra non voler perdere altro tempo

'' fa niente! Sarà per l'anno prossimo ''

Dopo questo mi assegna un ruolo al quanto imbarazzante e inutile: ero una delle amanti del conte, che era un personaggio importante, ma non ancora scelto. Infatti quello è uno dei ruoli che spettano alle altri classi che si sono aggregate alla nostra recita. O i professori erano troppo pigri per scrivere una commedia di loro pugno, o erano talmente stupidi da trovare quel copione un vero successo. È banale e ripetitivo. Nulla di nuovo, nulla di eccezionale. Finita la lezione, prendo le mie cose pronta ad andare via, ma decido di aspettare Kim, per parlare un po' con lui. Non lo sento da un po' di giorni, e mi sembra più che stressato. Vedo che il professore lo trattiene, per poi dargli una pacca sulla spalla e andare via. Passandomi accanto mi saluta, e io ricambio in modo gentile. Kim si siede sul palco, guardando dei fogli che gli aveva consegnato il professore. Sbuffa guardandoli e sfogliandoli, e allora decido di avvicinarmi

'' ehi ''

Dico appena lo raggiungo. Lui alza lo sguardo dai fogli e un sorriso gli illumina il volto

'' ehi. Pensavo fossi già andata via ''

Scende giù dal palco e lascia i fogli sul bordo, per poi mettersi proprio di fronte a me. Alzo le spalle, un po' imbarazzata

'' si, ehm ... ti volevo aspettare fuori, ma poi ho visto che il professore ti ha trattenuto e ... ''

Lascio la frase a metà, non sapendo come proseguire. Lui sospira, sembra un po' deluso ma forse è la mia impressione