Gus mi prende il viso e sfiora delicatamente con il pollice il livido sulla guancia, facendomi fare una smorfia di dolore. Gus allontana la mano
'' scusa ... ''
Abbozzo un sorriso, abbassando lo sguardo un po' imbarazzata. Ho un grosso livido sulla guancia e, bhe ... Kim è a pochi passi da noi. Infatti dopo qualche attimo ecco che sento dei passi, e quando alzo lo sguardo verso il proprietario di essi ecco Kim alternare lo sguardo da me a Gus. Gli sorrido, sperando di rassicurarlo e quasi pregandolo con gli occhi di non andarsene
'' le hai fatto qualcosa? ''
Sbraita in quel momento Gus facendomi sobbalzare. Mi giro, vedendolo puntare il dito contro Kim e guardarlo minaccioso. Avanza con passo pensante ma determinato, velocizzando sempre di più. Kim lo guarda come se fosse impazzito, e lo spinge per le spalle quando nota che si è fatto troppo vicino
'' ehi! Io non mi permetterei mai di farle del male ''
Ma questo non calma la rabbia di Gus, che stringe la mano a pugno, allarmandomi. Decido di sbloccarmi e avanzo verso Gus prendendolo da un braccio e tirandolo delicatamente verso di me. Questo non serve a spostarlo ma almeno riesco ad ottenere la sua attenzione
'' Gus, non è colpa sua, anzi, Kim mi ha aiutata tantissimo. Guarda, anche lui è ferito ''
A quelle parole Gus alza lo sguardo verso l'altro, che continuava a guardarlo con diffidenza. Lo sguardo di Kim aveva un che di deluso e ferito, non soltanto da pugni o calci, ma qualcosa che lo segna dentro. Gus si rilassa e Kim fa un sospiro, che appare stanco. Sposta lo sguardo verso di me e mi rivolge un suo bellissimo sorriso
'' forse è meglio che vada ''
Quasi inconsapevolmente mi stacco da Gus, e faccio un passo verso di lui. L'incredibile voglia di invitarlo a cena si fa fortissima, ma mi fermo. Non sono sola a casa, e non posso certo invitare un ragazzo come se niente fosse. E poi, sinceramente, non ho molta fame. Quindi mi limito ad alzare le spalle, consapevole di essere la causa dello spegnimento di quella scintilla che gli brillava negli occhi. Saluta Gus con un cenno del capo e si avvia verso la porta. Mi giro verso il mio amico
'' aspettami in cucina ''
'' perché? ''
'' aspettami lì e basta! ''
Dico forse con troppa irritazione. Gus aggrotta le sopracciglia, lancia uno sguardo a Kim, ormai con la mano sulla maniglia della porta, e poi sbuffa, avviandosi pigramente verso la cucina. Scuoto la testa, detestando la sua cocciutaggine e a passo veloce mi avvicino a Kim, ormai sulla soglia
'' cosa dirai ai tuoi genitori per ... ''
Dico indicandogli il viso. Lui, in tutta risposta, sorride divertito e alza le spalle
'' mi inventerò qualcosa al momento ... magari una piccola rissa a scuola, una guerra di cibo alla mensa ... ''
Alzo un sopracciglio
'' una guerra di cibo? Come può del cibo farti quei lividi? ''
'' ti hanno mai lanciato una patata cruda? Bhe, fa un male cane ''
Scoppio a ridere divertita dalla sua strana e buffa serietà, contagiandolo. Guarda verso l'interno della casa e poi sposta di nuovo il suo sguardo su di me
'' penso di dover andare, adesso ... ''
Prima che potessi dire qualunque cosa si china e mi lascia un bacio sull'angolo delle labbra. Chiudo gli occhi. Come può farmi una cosa del genere? Essere sul punto di farlo, ma non farlo realmente. Che ragazzo crudele. Per un momento spero che le sue labbra si spostino un po' più a destra, in modo da sentire il loro piacevolissimo calore sulle mie. Ma si allontana quel poco per sussurrarmi
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La Ragazza Yo-Yo
Romance'' In realtà non capisco come per Annabel sia importante avere un ragazzo o semplicemente essere innamorata di uno qualunque. Insomma, cosa c'è di bello in un cuore spezzato? Niente, e io già ho avuto troppe delusioni. E forse l'amore, anche se indi...