capitolo 16: polizia

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I due ragazzi pensavano di essersi cacciati davvrro nei guai. Si trovavano in una stanza senza finestre, con una telecamera sul muro. Al centro c'era un tavolo, con due sedie da un lato (dove erano seduti i due) e una dall'altro, i muri erano bianchi. Spogli. Su una parete c'era una porta di ferro, anch'essa bianca. Non sapevano che fare. Ad un tratto la la porta si aprí con un fischio di sottofondo, ed entrò un uomo vestito di nero. Chiuse la porta lentamente, e a passo moderato si andò a sedere nell'unica sedia rimasta libera, quella davanti a loro. Restò fermo per circa 5 minuti, fissandoli negli occhi. I due non sapevano che fare tanto meno che dire. D'un tratto Josh ruppe il ghiaccio:"Salve... possiamo fare qualcosa per lei?" Disse con voce tremolante. "Certo che potete" disse l'uomo: "Voi siete stati scoperti a spiare in una casa abitata. Siete degli stalker?" Continuò lui. "N-no... lei ha frainteso signore" disse Thomas:"noi non eravamo li per quello, ma per altre ragioni!"Continuò. "E allora quali ragioni?"disse l'uomo. Josh e Thomas si guardarono, poi Thomas raccontò tutto all'uomo. "Come pensavo. Siete assunti per finire di risolvere il caso. Vi forniremo anche di due uomini di scorta. I due ragazzi avevano detto ai genitori che erano usciti a mangiare una pizza, ma in realtà si trovavano sotto casa di THE GAMER, con due agenti della polizia. L'uomo gli aveva detto che era un po' che indagavano su quel caso. E finalmente lo stavano per chiudere. Con il battito del cuore a mille, Thomas bussò alla porta... dopo poco tempo si aprì con un leggero scricchiolio.

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