THE GAMER

capiolo 10: il piano

Thomas disse tutto a Josh. Dovevano riuscire a vedere THE GAMER. Thomas non si aspettava che ad aprirgli sarebbe stata la moglie. Anzi, fino al giorno prima, non avrebbe mai creduto che il giocatore avesse una moglie. Era tutto strano:" è tutto assurdo, È TUTTO ASSURDO!!" gridò Thomas. Ma ormai era la loro mossione. Doveva risolvere questa faccenda. Doveva. Ci misero un giorno per escogitare un piano. Avevano ridotto la stanza di Josh ad uno schifo. Sembrava una cartira dove era passato un uragano. Avevano usato talmente tanta carta, che non si vedeva piú il pavimento. Ma alla fine... L'illuminazione! Si travestirono. Ancora da scout. Presero una cartellina, e nei fogli disegnarono una griglia, su scrissero qualche nome inventato. Poi dissero alla madre di Josh, che non si degnò neanche di guardarli perchè stava cucinando, se potevano uscire:" si Josh! Ma tornate prima del tramonto!" gli rispose la donna. Cosí uscirono. Arrivati alla casa del giocatore, suonarono il campanello. Attesero per qualche secondo. Poi si aprí lo sportellino, e subito dopo si sentí una serratura scattare. Poi un'altra e un'altra ancora. Infine la porta si aprí con un cigolio. Era ancora la donna di prima:"salve ragazzi, cosa volete?" chiese:" sono passato qualche giorno fa a venderle dei biscotti, e ha vinto un premio per essere stata la nostra 100 cliente. Ha vinto un posto per la lotteria scout. Vuole aderire?" dsse Thomas. "Però abbiamo bisogno della firma del padrone di casa, e di qualunque maggiorenne abiti qui, perchè il premio finale è per tutya la famiglia" continuò Josh. La donna rispose:" mi dispiace ma mio marito non è in casa, potreste ripassare domani, che lui non lavora di mercoledí?". I due ragazzi annuirono, e si girarono. Poi si incamminarono. Quando furono certi che la porta era chiusa attaccarono una piccola televamera in un ramo di un albero davanti alla finestra, dove ancora si vedevano tutti gli schermi. Da li, con quella nanospia, avrebbero potuto spiare THE GAMER, ventiquattrore su ventiquattro. Poi presero la bici e tornarono a casa