Capitolo 20

1.8K 94 9
                                    

Mi sveglio con un mal di testa fortissimo, così decido di scendere in cucina per prendere qualcosa per alleviare il dolore.

"Buongiorno tesoro, stai male? Hai una pessima cera" dice Niall posando una sua mano nella mia fronte " ma tu scotti ! Sdraiati nel divano, mentre io prendo il termometro"
Annuisco ed entro in salotto.
Il divano è occupato da un Harry assonnato, che si strofina gli occhi con la mano.
"Ti ho detto di sdraiarti, muoviti così ti misuri questa benedetta febbre. Tieni ingoia questa pillola" dice avvicinandosi
" Stai male?" Chiede Harry alzandosi dal divano.
Senza rispondergli mi sdraio nel divano, e Niall mi posiziona il termometro sotto al braccio con fare serio.
Harry continua a fissarsi e questa cosa mi da molto fastidio, ma ho intenzione di ignorarlo per un po'.

Niall dopo circa cinque minuti riprende il termometro e guarda quell'affare con le sopracciglia aggrottate 
" 39,3. Ma che hai fatto ieri sera? Sei stata fuori fino a tardi?" Chiede Niall con fare protettivo
"Beh...." guardo Harry abbassare la testa e decido di mentire, come sempre  " no"
"Avverti Cara, tu oggi non vai a scuola. Ci siamo capiti?"
" Si papino" dico sbuffando
" Emy hai la febbre molto alta e vuoi fare anche la spiritosa? Stai qui sdraiata e non alzarti. Per qualsiasi cosa chiamaci. Anzi fin quando non tornerai a scuola uno di noi sta a casa con te. Magari oggi io, domani Louis... ora parlo con i ragazzi"
" Non è necessario" dico portando una mano alla testa dolorante.
" Se vuoi posso rimanere io, visto che oggi ho solo tre ore di lezione e il professore è assente" dice Harry
" okay perfetto, allora vado a prepararmi" dice uscendo dalla stanza
"Cazzo Niall non ho bisogno di un fottuto babysitter " urlo per farmi sentire.
" Non mi interessa ciò che pensi, Harry starà con te. Questione chiusa " risponde urlando da chissà dove.
Di bene in meglio
Chiudo gli occhi di cerco di non pensare al ragazzo seduto a qualche metro di distanza da me.
Dopo circa 10 minuti i ragazzi escono di casa e tutto si fa silenzioso.
"Beh allora...." Oddio non dirmi che è così stupido
"Taci" dico solamente girandomi su di un lato e coprendomi con la coperta fino alla testa.
"Dobbiamo parlare, e non possiamo farlo quando ci sono i ragazzi" sussurra talmente piano che faccio fatica a capire.
"Non abbiamo niente e sottolineo niente di cui parlare"
" Smettila di fare la stronza, o di far finta che non ti importi di niente e di nessuno perché magari puoi prendere in giro gli altri ma a me no, okay ?" Dice togliendomi bruscamente la coperta in modo da poterlo guardare
"Ma chi ti credi di essere? Non sei nessuno per farmi questi discorsi."
"Non credo di non essere nessuno per te " dice con un sorrisetto bastardo
" Ti sbagli. Potevi essere qualcuno
in passato ma non sei più nessuno adesso"
"Non credo proprio, so che tu adesso vorresti baciarmi" dice avvicinandosi pericolosamente
" Ti sbagli anche adesso" cerco di sviare il discorso
" Tu vuoi le mie labbra sulle tue, solo che sei troppo orgogliosa per ammetterlo"  dice troppo sicuro di se
" È la convinzione a fottere la gente" lo spinsi in modo da allontanarlo
" Pensi che le ragazze non abbiano dei sentimenti? Sei uno di quei maschilisti che pensano che siamo solo delle bamboline? E no caro abbiamo anche noi dei sentimenti, soffriamo, ci divertiamo,piangiamo, ci innamoriamo anche noi. Quindi se vuoi giocare cambia genere di persone, sei circondato da troie prenditene una e levati dal cazzo" dico alzandomi bruscamente e decido di fare la cosa migliore in queste situazioni, una bella doccia. Non prendo niente per evitare di incontrarlo in camera e continuare il discorso, mi toccherà poi uscire solo in accappatoio. Ma tanto ho sentito la porta di casa sbattere quindi  credo sia uscito. Finisco la doccia e mi dirigo verso la mia camera.
Non posso smettere di pensare a quanto cazzone possa essere.
" Stupido, coglione, cretino..." Mi blocco quando lo vedo sdraiato nel mio letto.
" Continua pure " dice con la testa schiacciata sul cuscino, almeno non si è accorto che ho addosso solamente un accappatoio.
Non rispondo e vado a prendere l'intimo e qualcosa da indossare dentro l'armadio.
" allora che fai? adesso non rispondi nemmeno?" Dice stavolta alzando la testa " cazzo"
Lo lascio stare ed esco dalla stanza.
Entro nel bagno e indosso velocemente i vestiti, e poi corro in cucina per chiamare Cara.
" Pronto"
" Cara sono io, ho la febbre alta e oggi non vengo a scuola"
" Si sì va bene, tanto non ci sono andata neanche io. Vuoi che vengo da te?"
" si ti prego, ho tante cose da raccontarti"
" va bene, cinque minuti e sono da te"
" a dopo"

" Harry sta venendo Cara quindi puoi andartene " grido per farmi sentire
Ma non ricevo nessuna risposta.
Dopo circa dieci minuti Cara suona alla porta, per parlare tranquillamente andiamo nella vecchia casa sull'albero.
"Quindi se n'è andato ?"
" Si Cara ti ho già detto tutto"
" La vita è come un libro, non puoi saltare dei capitoli solamente perché sono  noiosi, brutti o tristi, devi leggerli per forza e poi quando arriverai alla fine del libro capirai lo scopo di quei capitoli. I personaggi? Ci sono i protagonisti, gli antagonisti e gli aiutanti. Ma come succede in molti film e libri chi all'inizio sembrava un amico si rivela il nemico."
" Cara stai bene? Non ti ho mai sentito fare un discorso del genere " dico ridendo " comunque grazie"

Ehilà
Come avrete notato in questo periodo non ho caricato molti capitoli ma adesso che la scuola sta finendo prometto di aggiornare molto più velocemente.
Scusate se il capitolo è un po' corto e se ci sono eventuali errori fatemelo sapere. Continuate a votare e commentare, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate della storia.
A presto ❤️

<< The Best Friend of My Brother >> Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora