Un anno prima
*Driiinnn*
Il suono assordante della sveglia a forma di pallone da calcio fece alzare di colpo l'unica persona presente nella più piccola delle due camere da letto di casa Miller. Il ragazzo scattò immediatamente tirandosi su dal letto e controllò l'ora:
"7.00"
<< Tempismo perfetto! Mai alzato così presto! >> pensò mentre scendeva le piccole scale a chiocciola che lo avrebbero portato al piano inferiore. Era sempre stato un ragazzo allegro, ma quel giorno tutto il buonumore era dovuto al ritorno del suo migliore amico dalla California, per cui era partito qualche mese prima. In cucina, i signori Miller stavano già facendo colazione e, sapendo perfettamente la causa della gioia del figlio, gli fecero trovare in tavola un cupcake ai frutti di bosco, il suo preferito. - Bryan! Sei già sveglio! Come mai tutta questa vivacità? - chiese il signor Miller anche se sapeva già cosa avrebbe risposto il figlio. - Papà! Lo sai benissimo! Oggi torna Mike! Mamma, vero che mi accompagni tu in aeroporto?-
-Sì va bene...adesso però pensa ad andare a scuola! Sono quasi le otto!- lo rimproverò la signora Miller fingendosi un po' arrabbiata.Arrivato in classe, sedette al solito posto accanto alla finestra e attese prontamente che il suo nome venisse chiamato dalla professoressa di arte e immagine durante l'appello.
- Adams!-
- Presente!- un ragazzo piuttosto basso e magro si alzò lentamente dalla sedia.
- Baker !-
- C'è- questa volta una ragazza con un caschetto biondo sollevò la mano sorridendo.
- Collins!-
- Evans!-
- Foster!-
I cognomi passarono velocemente sino a quello di Bryan. -Miller!-
- Presentee!!- disse il ragazzo alzandosi dritto in piedi.
- Ma quanta allegria signorino Miller!- commentò la professoressa sorridendo. Il ragazzo imbarazzato abbassò la testa e si risedette rapidamente.
- Bene ragazzi, possiamo cominciar...-
- Aspetti! Aspetti!- urlò una ragazza dai capelli rossi mentre entrava dalla porta.
- Oh! Signorina Lewis! L'avevo segnata assente- disse la professoressa guardandola attraverso gli occhiali.
-Mi scusi tanto per il ritardo...ho perso il pullman poi quello che ho preso dopo era sbagliato e allora ho deciso di....-
- Va bene, va bene signorina per oggi non segnerò alcun ritardo, si sieda pure- tagliò corto la donna indicandole l'unico posto rimasto libero.
La ragazza prese posto e cercò di evitare il più possibile gli sguardi imbambolati dei compagni; odiava le persone che fissano la gente quando arriva in ritardo.
STAI LEGGENDO
Senza parole.
RomanceLakeville, Minnesota. Mia Lewis, sedici anni, è una ragazza piuttosto comune: adora leggere, studiare ed è piuttosto riservata. Tuttavia un giorno la sua vita sarà sconvolta da un avvenimento che porterà numerose conseguenze sia dolorose che meravi...