Capitolo 3

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La giornata trascorse abbastanza in fretta e, senza che se ne accorgesse, Bryan si ritrovò fuori da scuola. Raggiunse velocemente casa dove trovò la madre che lo aspettava per andare in aeroporto.
Il Minneapolis- Sant Paul International Airport era davvero grande, moltissima gente si muoveva freneticamente in cerca di check in, sale d'attesa o negozi in cui comprare le ultime cose prima di partire. Era gennaio inoltrato e la neve scendeva lentamente andandosi a posare su macchine, pulmini e sugli aerei che erano in coda in attesa di decollare. Mentre Bryan guardava incantato la scena, una forte pacca sulla spalla lo fece sobbalzare :
- Bryan!!-
- Mike! Che bello rivederti!!- il ragazzo abbracciò l'amico, mentre la signora Miller sorrideva guardando la scena.
- Salve signora- disse allora Mike sorridendo cordialmente. - Ciao Mike, allora come è andato lo stage?-
- Molto bene, grazie. Non era poi così male il clima laggiù, non sono più abituato a questo freddo!- esclamò il ragazzo rabbrividendo dentro la sua giacchetta di pelle.-
- Bene sono molto contenta, com'era la scuola invece?-
- Davvero fantastica! Ho imparato moltissime cose riguardo l'ingegneria e la meccanica!- il ragazzo mostrò un sorriso compiaciuto.
- Bene! E quali pratiche vorr....-
- Basta parlare! Andiamo subito a casa non voglio diventare un ghiacciolo!- disse Bryan spazientito, non era un ragazzo che si intendeva molto  di matematica e materie scientifiche  e non sopportava di starsene lì a fare da terzo incomodo.

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Quando Mia Lewis uscì dalla scuola, si sentì enormemente sollevata. Non sopportava arrivare in ritardo e poi non era nemmeno colpa sua se quella mattina non era suonata la sveglia . Mentre camminava, lasciava delle soffici impronte sulla neve che produceva un netto contrasto con i suoi capelli ramati. Si strinse bene nel giubbotto e raggiunse la porta di casa. Abitava con i suoi genitori e la sua sorellina Kendal in una piccola villetta non molto distante dalla biblioteca comunale. La ragazza varcò la soglia di casa e si lasciò cadere sul piccolo divano nero che si trovava in salotto.
<< che strano tutto questo silenzio...>> pensò mentre si guardava intorno. Di solito a quell'ora sua mamma doveva essere già tornata dal lavoro e invece non era ancora arrivata. Dopo essere arrivata in cucina, Mia aprì il frigorifero per cercare qualcosa da mangiare ma un biglietto giallo fluo catturò la sua attenzione. << E questo cosa ci fa qui...?>>
La ragazza lesse lentamente ciò che c'era scritto: << Ciao Mia sono mamma, torno per cena, Kendal è dalla nonna, mi raccomando non studiare troppo....baci>> Mia sorrise alzando gli occhi al cielo, era una ragazza molto diligente e per questo a volte gli amici e i parenti la prendevano un po' in giro dicendo che studiava troppo. Però quel biglietto era molto strano...<<chissà che cosa avrà da fare di così importante da tornare all'ora di cena...forse l'avranno trattenuta al lavoro....>> pensò un po' preoccupata la ragazza. Provò a chiamarla al cellulare, ma questo risultava staccato. Confortata dal pensiero che magari doveva sbrigare qualcosa in ufficio, Mia sospirò e raggiunse la sua camera pronta per studiare per la verifica di letteratura del giorno seguente.

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