16- Parents

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"Perché non mi hai detto che ci sarebbero stati anche i tuoi genitori? Mi sarei vestito meglio" esclama frustrato Niall sistemandosi i capelli rendendoli ancora più spettinati
"Perché se te lo avessi detto sapevo che tu non saresti venuto perché hai paura di conoscerli" sospiro avvicinandomi a lui, gli lascio uno schiaffo sulla mano e inizio a sistemare i suoi capelli cercando di fare una piccola cresta. Da circa 20 minuti siamo in viaggio per andare a casa mia, nessuno dei due aveva voglia di guidare quindi abbiamo chiamato un taxi e nel giro di pochi minuti saremo a casa.

"Tu ci tieni che io li conosca?" Chiede prendendo i miei polsi nelle sue mani bloccando, così, i miei movimenti. Lo guardo negli occhi e poi annuisco
"D'accordo allora li conoscerò" mi lascia un dolce bacio sulle labbra e sorrido ricambiando il bacio. Dopo altri cinque minuti arriviamo a casa dei miei, scendiamo dopo aver pagato l'uomo alla guida che sfreccia via dopo un cenno della mano. Intreccio le dita di Niall con le mie e ci dirigiamo verso la porta. Il giardino è curato come il solito, l'altalena su cui andavo sempre quando ero piccola è ancora all'ombra del grande salice e la piccola fontanella continua a far uscire vari spruzzi d'acqua
"Tranquillo ok?" Gli lascio un bacio sulla mascella e si rilassa leggermente ma si irrigidisce di nuovo quando suono il campanello. Dei passi veloci si fanno sentire da dentro e poco dopo la porta viene sbloccata e aperta subito dopo.
"Tesoro!" Mia mamma mi saluta contenta abbracciandomi, la stringo con un solo braccio tenendo la mano di Niall
"Ciao mamma" Si allontana da me e posa lo sguardo su il ragazzo al mio fianco. Non è cambiata molto da quando sono andata via per Harvard: i capelli biondi ora sono a caschetto, il volto è curato come al solito e il leggero trucco esalta i suoi occhi marroni
"Niall ti presento mia madre Josie, mamma lui è Niall il mio ragazzo" sorrido alle mie ultime parole mentre li presento. Il volto di mia madre si illumina e un gran sorriso compare sulle sue labbra
"È un piacere conoscerla signora Cooper" Niall stende la mano verso mia madre ma lei, come suo solito, lo abbraccia stringendolo forte. Lascia la mia mano stringendo mia mamma
"Perché non mi hai detto che avevi un ragazzo?" Chiede quando i due si sono allontanati
"Beh perché è solo da ieri che stiamo insieme" mi giustifico arrossendo. Mia mamma annuisce felice e ci fa spazio facendoci entrare. Andiamo verso il salotto dove si trovano tutti: mio padre Daniel, mio nipote Marco, mio fratello Max e la sua ragazza Diana
"Zia!" Urla Marco correndo verso di me, le braccia stese verso l'alto mentre i suoi piedi si muovono veloci. Lascio la mano di Niall e mi accovaccio prendendo il bambino in braccio
"Ciao piccolo" mi alzo tenendo il bambino in braccio, sorrido e gli lascio un bacio sulla guancia
"Zia zia zia" ripete e comincia a scalciare con i piedi, per quello che può avvolge le sue piccole braccia attorno al mio collo dandomi poi un bacino sulla guancia. Gli altri tre si avvicinano a noi mentre Niall al mio fianco sorride osservandomi
"Ciao amore" mio padre mi lascia un bacio sulla fronte e lo saluto sorridendo, saluto poi mio fratello e Diana
"E questo ragazzo chi è?" Chiede mio padre posizionandosi davanti a Niall
"Io sono Niall Horan piacere di conoscerla signor Cooper" allunga la mano verso mio padre che la stringe
"Chiamami pure Daniel" mio padre fa un sorriso mostrando la fossetta al lato destro della bocca
"Papà io e Niall stiamo insieme" ammetto mordendomi il labbro e catturando l'attenzione di tutti nella stanza
"Sono contento per voi" Mi abbraccia stando attento al piccolo Marco e poi abbraccia il ragazzo sussurrando qualcosa al suo orecchio che non riesco a capire, ma quando si allontana Niall deglutisce e poi fa un timido sorriso mormorando un 'non si preoccupi'
"Zio!" Urla a quel punto Marco saltando addosso a Niall che lo prende al volo mentre ridacchia
"Marco!" lo rimprovera mio fratello che fino ad ora è rimasto in silenzio
"Oh non ti preoccupare, sono abituato con mio nipote" sorride Niall, sposta lo sguardo su mio fratello e poi sul bambino che tiene in braccio
"Nonno giochiamo con le machinette?" Chiede il piccolo girandosi verso il nonno per quanto gli è possibile
"Certo campione" sorride mio padre e Niall posa il piccolo a terra che corre superando mio papà e andando verso il salotto dove ci sono due machinette telecomandate e iniziano a giocare
"Coraggio andiamo a sederci" annuiamo alle parole di mia mamma e ci sediamo sui due grandi divani di pelle nera. Mia madre e mio padre iniziano a fare domande su domande a Niall che risponde gentilmente a tutte le domande tenendo la mia mano stretta nella sua. Ci chiedono inoltre cosa abbiamo intenzione di fare per Natale e abbiamo spiegato loro che forse lo avremmo passato insieme ai nostri amici a casa di Harry. Ci invitano a cena per la sera ma siamo costretti a rifiutare, non abbiamo il permesso per rimanere fuori anche per cena.
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"Non sono poi così male i tuoi" Niall mi stringe con un braccio a se facendo combaciare il suo petto con la mia schiena
"Sapevo ti sarebbero piaciuti" rispondo mentre faccio incrociare le nostre dita
"Beh c'è una persona che mi piace di più dei tuoi genitori" inizia e si sposta sopra di me "sai chi è?" Scuoto la testa spostando i miei occhi nei suoi, allungo una mano portandola fra i suoi capelli biondi accarezzandoli, facendo uscire dalle sue labbra un mugolio di piacere. Avvicina la sua faccia alla mia e porta la bocca vicino al mio orecchio

"Marco" apro la bocca per la risposta e subito dopo mi imbroncio. So che sta scherzando ma voglio vedere cosa farà per rimediare. Gli tiro uno schiaffo sul braccio e mentre lo sposto da sopra di me lui scoppia a ridere

"Sei un'idiota" borbotto girandomi sul letto e dandogli le spalle. Adoro la sua risata e sto cercando di trattenermi il più possibile per evitare di ridere anch'io. Pochi secondi dopo Niall smette di ridere e mi cinge la vita con un braccio sporgendosi in avanti per cercare di guardarmi negli occhi

"Dai piccolina, scherzavo" mi lascia un bacio sulla guancia e poi parla di nuovo "preferisco di gran lunga te" strofina il suo naso sulla mia guancia. Continuo a mantenere il finto broncio, mi sposta di peso facendomi mettere a pancia in su

"Piccolina dai" inizia a lasciare baci sul mio collo partendo dalla base e salendo lentamente verso la mascella

"Niall.." ridacchio a causa dei suoi capelli chei fanno il solletico
"Scusa, scusa, scusa" continua così per un po' lasciandomi ogni volta un bacio a stampo. Quando mi stufo lo prendo per il colletto della camicia e lo attiro a me facendo combaciare le nostre labbra in un vero bacio

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 26, 2017 ⏰

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