Capitolo Tre

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Claire salì in macchina con Richard, abbastanza imbarazzata, e andarono verso la gelateria di cui lui le parlava.

Là lui salutò la cassiera, una ragazza sui diciotto anni con un bellissimo sorriso e, rivolgendosi a Claire, le consigliò un gelato al mascarpone e pistacchio. La ragazza seguì il consiglio, e non appena mise in bocca per la prima volta un po' di gelato non si pentì della scelta.

Lei e Richard si sedettero ad un tavolo appartato in fondo al negozio, e cominciarono a mangiare in silenzio. Alla fine fu Claire a rompere il ghiaccio.

"Prima mi hai detto che sai cosa vuol dire non conoscere nessuno e trasferirsi in un posto nuovo. In che senso?"

"Quando avevo sette anni mia madre si è trasferita qua con me, essendo nata e vissuta qua voleva tornare. Inizialmente ero escluso da tutti, ma pian piano ho cominciato a farmi una vita. Vedrai che accadrà anche con te"

Claire rimase in silenzio, perché non sapeva molto bene che dire, e comprese perfettamente come doveva essersi sentito il piccolo Richard. Quest'ultimo ruppe il silenzio, chiedendole come si trovava da sua zia.

"Molto bene in realtà, la zia è veramente carina. L'unica cosa è che non vado molto d'accordo con Susan, ma tanto lei è sempre fuori con i suoi amici."

"Sai, non riesco proprio a capire come possiate tu e Susan essere imparentate. Siete così diverse..."

"Diverse in che senso?" chiese Claire.

"Diverse. Lei si preoccupa tantissimo dell'opinione altrui, tu no. Lei è estroversa e chiassosa, tu sei timida. La realtà è che non riesco a decifrarti, Claire."

La ragazza rimase in silenzio dopo quelle parole, poi chiese a Richard di essere riaccompagnata a casa.

Sulla soglia lui le chiese: "Sai, mi piacerebbe uscire con te un'altra volta. Ti va?".

Claire ci pensò su, poi disse: "Sì, perché no. Ci vediamo domani a scuola" e lo salutò.

Appena entrò in casa trovò Susan che la fissava arrabbiata.

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