Prologo

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Corro più veloce che posso, come se stessi correndo contro il tempo, lasciandomi alle spalle la monotonia creatasi negli anni, quello che resta del mio passato, pronta a stravolgere la mia vita e far finalmente conto su me stessa.

Le mie zampe a contatto con il terriccio umido.
Il mio pelo candido scompigliato dal vento.

Per la prima volta dopo tempo immemore mi sento libera, senza alcun limite.
Non credevo sarei mai riuscita a scappare, troppo spaventata dalle conseguenze di questo mio gesto.
Ma stanca di tutto ho preso questa scelta e non mi tiro indietro.

Mi fermo un istante e ammiro tutto ciò che mi circonda.
Imponenti arbusti dalla chioma folta si ergono sulle radici nodose e si innalzano verso il cielo come grattacieli. Gli uccelli si spostano da un ramo all'altro cinguettando allegramente e gli scoiattoli si muovono agilmente sulle cortecce ruvide, fino a scomparire nelle loro tane.
In sottofondo il fruscio di un fiume in lontananza crea un'aura di tranquillità che mi culla e mi rilassa.
Chiudo gli occhi e mi beo della tranquillità.
L'aria gelida mi accarezza la pelle e mi fa rabbrividire.

Sono stata rinchiusa e maltrattata per troppo tempo.
Ora è tempo di risorgere, di rinascere, fortificandosi e trasformando le debolezze nella forza più grande.
Da questo momento tutto cambierà, ma sarò pronta ad affrontare ciò che la vita mi propone.
Mi farò valere, perché nulla può contro lo spirito di una ribelle.

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