Cap 39

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Le giornate trascorrevano tranquille nel dipartimento, dalla volta nelle gabbie non avevamo più visto dottor faccia di ratto e la dottoressa Rancon ci aveva messo a disposizione delle stanze dove dormire e dove trascorrere le giornate se non eravamo in mensa, nella sala comune o nella sala dei test. Per quanto fosse diventato meno pesante il soggiorno in quel posto, le telecamere posizionate strategicamente in ogni stanza e le continue raccomandazioni della dottoressa di non provare a scappare, sempre seguite da lei che indicava il soffitto parlando dello strozzalupo nascosto, non facevano altro che ricordarci che eravamo dei prigionieri.
Era passata una settimana e in quei giorni avevo appreso che non esistevano solo i licantropi, ma anche altri mutaforma, e che ogni specie portava un bracciale di un colore diverso, a me e ai miei amici era stato dato un bracciale di colore blu, i bracciali erano simili a quelli degli ospedali, ma ci era stato intimato di non toglierli mai durante la nostra permanenza in quel posto. Anche Mik e Astrid portavano due bracciali blu che stavano a indicare i lupi, in quella settimana avevamo trascorso molto tempo con i due erano molto simpatici e si erano guadagnati la mia fiducia, i ragazzi passavano molto tempo a parlare con Mik, mentre io ed Ally ci intrattenevamo con la timida Astrid.
"Hey piccola, ti va di stare un po' da soli, io e te" mi chiese Mik alzando ripetutamente il sopracciglio, cercando di apparire sexy, sottolineo il cercando ,ovviamente non faceva sul serio, ma lo divertiva riuscire a far ingelosire Lucas, e ci riusciva sempre, come in quel momento che
Lucas aveva interrotto la sua conversazione con Scott per camminare fino a me e stringermi al suo fianco lanciando un occhiataccia a Mik. Sia io che lui scoppiammo a ridere, Lucas stava marcando il territorio, in quel caso me, mostrando a Mik di non dover avvicinarsi, avevo paura che se avesse potuto mi avrebbe anche fatto la pipì intorno per dimostrare che appartenevo a lui, scacciai il pensiero dalla testa. Una cosa che avevo notato era che Astrid stava spesso con Jason e la loro vicinanza non era passata inosservata neanche al fratello.

***
La maggior parte delle prove da affrontare non erano di tipo fisico bensì di tipo psicologico, gli scienziati studiavano la nostra resistenza ma soprattutto il nostro cervello, molto inquietante secondo me, ma se non ci sottoponevano a quei test volontariamente, ci obbligavano loro con la forza, e non era una cosa piacevole da provare.
Quando la seconda settimana stava giungendo al termine la dottoressa fece riunire il mio branco nella stessa sala dove ci eravamo risvegliati il nostro primo giorno, le gabbie erano sparite rimpiazzate da sedie e la dottoressa ci fece accomodare. Accanto a lei sedeva faccia di ratto e cercai di non guardarlo per evitare di arrabbiarmi a dismisura
"Allora ragazzi, abbiamo raccolto tutti i dati che ci servivano e domani potrete tornare alle vostre vite, ma prima devo capire se possiamo fidarci di voi"
"Che intende?" chiese Jason "Vedete in realtà è molto semplice, come avrete capito il nostro compito è quello di proteggere la specie umana, e mi sembra che su ciò siamo d'accordo, ma ci sono molti lupi che non lo sono e per questo attaccano gli umani"
Questo c'è l'aveva già spiegato, ma poi continuò
"Fin quando si tratta di mutaforma che siano lupi, orsi o aquile, c'è sempre un metodo per eliminarli- di fianco a lei faccia di ratto sottolineò il termine eliminarli- questi strumenti si trovano in natura, come l'aconito per esempio, ma quando si parla di Ombre, non esiste niente sulla terra in grado di ucciderle se non i mutaforma stessi" tutto ciò aveva senso, le ombre che avevamo affrontato erano state uccise o per lo meno eliminate dai nostri artigli e denti solamente .
"Quindi, capirete che se uccidessimo tutti i mutaforma non rimarrebbe nessuno a proteggere gli umani dalle Ombre. Niente è regalato nella vita ragazzi, la vostra libertà oggi per il vostro aiuto domani" ora finalmente capivo perché non ci avessero ucciso subito, noi gli servivamo, certo era una cosa spregevole lasciarci in vita solo perché gli potevamo tornare utili, ma sempre meglio che la morte.
"Quindi cosa ci sta chiedendo?"
"Quest'anno si è verificato un incremento delle Ombre sulla terra, arrivano sui pianeti in piccoli gruppi, vedono se hanno delle risorse e se il responso è positivo, mandano un segnale alle altre e quando arrivano depredano il pianeta.
Le Ombre stanno aumentando, potrebbe esserci un invasione il mese prossimo così come tra dieci o tra cinquant'anni, domani sarete liberi, quello che vi chiedo e di piantare basi solide, rafforzare ed ingrandire il branco, poi quando c'è ne sarà bisogno, di proteggere la terra il nostro pianeta, di lottare insieme per il bene di questo mondo.
Posso contare su di voi?"
"Quando arriverà la guerra, combatteremo. Parlo a nome di tutto il mio branco, se è questo ciò che vuole sapere, può stare sicura che faremo la nostra parte per proteggere questo pianeta."

***
Quando il giorno seguente arrivò, ci dirigemmo in sala mensa per salutare un ultima volta i nostri due compagni licantropi prima di partire, sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato ma era dura lì stesso ci eravamo affezionati a quei ragazzi, poi un'idea prese a ronzarmi nella mente ma prima di poterla esprimere capii che ci aveva già pensato l'alpha.
Fu Jason infatti a dire
"Venire con noi, entrare a far parte del branco, potrete stare della casa comune e non dovrete più rimanere qui "
Li osservai, mentre loro elaboravano, in attesa della loro risposta.

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Per farmi perdonare di aver aggiornato così lentamente la volta scorsa ho deciso di pubblicare molto più velocemente da ora in poi. Spero ricomincerete a votare e commentare.

Correggerò più tardi eventuali errori.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 09, 2016 ⏰

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