~1~la villa

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.-non contraddire le mie decisioni,non ho più soldi per mantenerti,prendi tutte le tue cose e scendi,ti porterò io da lui-.Avevo appena capito che non avrebbe cambiato idea,non esitai,salii le piccole scale che collegavano il piano terra con la soffiata,dove dormivo e presi una piccola valigetta nera che non avevo mai potuto usare,dove dentro misi quelle poche cose che avevo.
Prima di scendere indossai un vestito celeste,non era un vero e proprio vestito,era un maglione lungo che arrivava alle ginocchia,sotto invece misi una camicia bianca e ai piedi degli stivali marroni.
Scesi, la paura si stava impossessando del mio corpo,mi guardai allo specchio prima di avvicinarmi alla zia,avevo la pelle bianca così bianca che si confondeva con il muro alle mie spalle,i mie capelli erano lunghi,lunghissimi mi sfioravamo la coscia,Cristina non mi aveva mai permesso di tagliarli,mi fissai per qualche secondo e poi mi girai.
.-Andiamo-.Disse con un tono di voce più che severo,mi afferrò il polso e chiuse con forza la porta.
Per la prima volta dopo molti anni sentii l'aria,l'aria fresca che mi attraversò i cappelli mi sentii libera ma forse ancora per poco,salimmo in macchina e viaggiammo per ore senza fiatare,poi decisi di intervenire.
.-Zia a chi mi avete venduta?-.dissi fissando la lunga strada che sembrava essere infinita davanti a noi.
.-Come ti ho già ripetuto,non ti puoi rivolgere così a me,sei un'ingrata -.
La guardai,stava trattenendo le lacrime non so per quale motivo,sicuramente non per me,ero sicura che non tenesse per niente a me.
.-mi scusi-.riformulai la domanda
.-Potreste cortesemente dirmi chi è colui che mi ha "comprata"-.nessuno mi avrebbe mai comprata,ripetevo quella parola nella mia testa MAI.
.-un uomo,ti vuole per suo figlio,dice che è sempre solo-.
Avrei voluto tirargli uno schiaffo,nella mia mente continuava a girare quella frase"ti ho venduta".mi appoggia al finestrino della macchina e chiusi gli occhi.
.-svegliati,Lus siamo arrivate-.
Si fermò davanti a un cancello,un'enorme cancello nero,che lasciava intravedere un giardino non curato e una villa,non avevo mai visto nulla di così terrificante,era una villa oscura,cupa sembrava che il sole non l'avesse mai illuminata.
.-scendi io non ti accompagnerò,mi dispiace ma non ho il permesso-.
Il cuore mi batteva così forte che pensai    Di non resistere,la gola era secca e le mani sudate.
.-io non scendo,no,mi scusi ma non voglio-.sembrava una casa degli orrori.
.-non mi interessa quello che tu vuoi ho fatto un patto e ora devo rispettarlo,scendi non lo ripeterò più-.
Scesi dalla macchina sbattendo la portiera così forte che pensai  che la macchina si fosse ribaltata,non mi girai, sentii il motore della macchina e il rumore che fece schiacciando i sassolini,mi girai la macchina non c'era più,ero rimasta sola,mi avvicinai al cancello e decisi di suonare.
.-sono Lus Ellis,mi..-.non conclusi la frase perché il cancello si aprì e rimasi pietrificata da Quello che vidi..

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