Mamma: Elli! Elli! Elli!
Le parole della mamma mi risuonavano in testa e mi ricordavano che l'inizio del terzo anno del liceo era arrivato. Mi rotolai nelle coperte e misi la testa sotto il cuscino. Una luce intensa mi svegliò completamente.
Mamma: Elizabeth o ti alzi o arriverai tardi a scuola!
Balbettai qualcosa e mi alzai. Mi lavai i denti, mi pettinai, infilai la divisa della scuola, afferrai la borsa con qualche quaderno e scesi le scale. La mamma stava facendo le uova e mi aveva preparato l'aranciata. Feci finta di non vederla e diedi solo un sorso all'aranciata.
Mamma: Elli dove vai? Non hai mangiato... e ti ho fatto le uova..
E: Mamma davvero, non ho fame
M: Hmhm ti capisco! Sei emozionate eh!
E: Si mamma ciao
Non capivo perchè mi trattasse come una bambina. Chiusi la porta prima che potesse ancora aprir bocca. Corsi a dare un bacio al mio cagnolone e mi affrettai a prendere l'autobus. La mia era la seconda fermata quindi non c'erano ancora molte persone. Cercai un posto libero e mi ci sedetti. Da una parte ero un po ansiosa, dall'altra ero sollevata: mi ero appena trasferita, persone nuove, luoghi nuovi, professori nuovi, tutto insomma. I miei obbiettivi non erano molto complicati: studiare e dare soddisfazioni alla mamma, fare qualche amicizia, ed andare a studiare in un accademia di recitazione e canto. Mentre fantasticavo sul mio futuro la voce dell'autista mi fece tornare alla realtá
x: Signorina! Siamo arrivati.
E: si scusi..no ecco...
Uscii imbarazzata.
La scuola era al di sopra delle mie aspettative. La campanella era appena suonata, feci un bel respiro e varcai la soglia. Ero stata inserita nella 'C' quindi salí le scale fino al mio piano. Lessi i nomi al di' fuori delle classi ed entrai nella rispettiva. Nella confusione del momento la mia vista era come azzerata. Mi andai a sedere in ultima fila. Non volevo essere notata per prima come sempre. Quando in tutta la scuola risuonò anche la seconda campanella, entrò il professore di Arte. Era un uomo benestante, ordinato e socievole, almeno cosí mi è sembrato visto che appena entrato ha iniziato a scherzare con tutti.
ProfessoreArte: ue Gio! Luke!! Sei di uon umore oggi? Saraaa! Mi sono mancate le tue risate sai?
Ci furono un po di risatine.
P.A: Hei! Tu laggiú come ti chiami?
Indicava proprio me. Daltronde dovevo aspettarmelo. Una vita nuova comportava anche questo.
P.A: Vuoi parlare o siamo troppo vergognose?
Disse in tono scherzoso. Tutta la classe ora era rivolta verso di me. Sentii le guancie farsi calde il battito accelerarmi. Non c'era modo migliore per iniziare un anno scolastico.
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Ciao ragazze/i! ho deciso di iniziare questo "libro" poichè è da tanto che volevo farlo! Posterò un capitolo ogni settimana e niente spero vi piaccia!
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Elizabeth
FanfictionUna storia piena di conflitti, gioie immense, situazioni scomode, problemi personali ma soprattutto amori conttracambiati e non. Solo chi leggerá questa storia potra scoprirli.