Capitolo 2

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E: Elizabeth, Elizabeth Gilles
P.A: Bene bel nome, parlaci un po di te!
Ma cosa?! Ma vogliono tutti rendermi ridicola?
E: Allora hem...vengo dalla Florida e mi sono trasferita qui a Holliwood perchè..
P.A: Perchè? Dai Elisabetta o come ti chiami, cosa c'è di cosí vergognoso?!!
Sentivo un peso allo stomaco, le guancie farsi pesanti e rigide e gli occhi bagnarsi.
P.A: Ragazzina la vergogna non è ancora uno scudo!
Ora basta! Ero stufa di quel professore presuntuoso, altro che simpatico! Sarò stata anche una ragazzina educata e vergognosa, ma dopo questa non potevo starmene zitta e seduta. Mi alzai di scatto e il sorrisetto che il professore aveva stampato sulla faccia scomparí. Iniziai ad avanzare e aprí bocca
E: Senta, con tutto il rispetto che ho per un professore, ma è riuscita a farsi odiare da una nuova alunna in soli dieci minuti. Lei non dovrebbe intromettersi negli affari dei suoi alunni. Cosa le importa? Non capisco questa sua necessitá di saperlo. E non si aspetti che io mi limiti a parlarle faccia a faccia, no no no! Mia madre è una tipa tosta sa? E non si limiterá a parlare soltanto con lei!
P.A: E tuo padre, che tipo è?
E: Ma come si permette? Lei piuttosto che tipo è? Io la risposta ce l'avrei gia sa? VERGOGNOSO!
La classe ebbe un sussulto. Mi sentivo cosí umiliata.
E: Io..non..
Non ero pentita di quello che avevo detto. Ero davvero straziata da quel professore.
Ebbi un crollo. Una goccia calda mi segnò il viso. Il professore mi guardava stupefatto, io con le lacrime agli occhi. Mi passai le mani sulle guancie. Perchè stava accadendo tutto cosí in fretta, e a me? Afferrai la mia borsa e corsi in bagno. Entrai in uno, chiusi la porta a chiave e mi afflosciai a terra. Ero cosí fragile, e le cose attorno a me non andavano per il verso giusto. Singhiozzando aprí lo zaino e ne eatrassi l'astuccio. Riflettei qualche istante, poi presi le lamette. I miei polsi erano ancora segnati dalla pelle pallida dei tagli precedenti. Presi decisa le lamette e le riaffondai nei tagli precedenti.
Stavo rivivendo gli stessi momenti dei mesi precedenti. Frugai nella borsa e trovai dei fazzoletti con cui tamponai le ferite. Ero distrutta e non speravo altro che le ore passassero velocemente e che me ne fossi tornata a casa. Raccimolai la montagna di fazzoletti ed uscií. Non spaevo cosa ci fosse la fuori, sapevo solo che sarei durata poco.

Uei, ci tengo a precisare che i nomi di questa FF sono stati presi da vari programmi come victorius o altri libri, ma la storia è completamente inventata.

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