I ricevimenti

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É passata una settimana o poco più, Helena, la compagna di mio padre é tornata dai ricevimenti con i professori con un sorriso stampato sulla faccia, pensavo di essermi salvata, in realtà non so ancora bene cosa le abbiano detto, sta di fatto che sorrideva perché sperava di aver trovato l'amore della mia vita.
'AMY! Non puoi capire, stavo andando a parlare con la professoressa di storia dell'arte, e... tu sei al primo piano vero?'
'Si.' Rispondo fredda.
'Uh ma allora è perfetto! Sul tuo piano c'è un ragazzino poco più grande di te davvero carino dovresti parlargli!'
'Scusa come? Dovrei?'
'Si dovresti'
Sto cercando di capire dove voglia arrivare, che ci guadagna a farmi da Agenzia Matrimoniale? Alla fine non abbiamo nessun legame io e lei. Di nessun genere sia chiaro.
'Allora tesoro non vuoi sapere com'é fatto?'
'Helena come..Come mi hai chiamata?'
'In che senso?'
'No niente.. comunque, su sentiamo com'é fatto'
Prese un grande respiro e sorrise come se fosse tornata ragazzina e mi volesse raccontare di come il più bello della scuola l'avesse invitata al ballo.
'Allora, ti basti sapere che è dell'ultimo anno, non è tanto alto ma nemmeno tu lo sei quindi il problema non esiste - cerco di interromperla, come sarebbe a dire che non sono alta!- Shh sta zittina cara fammi finire. Cosa dicevo? Ah si, ha uno sguardo che farebbe invidia a... a tutti ecco, occhi azzurri, capello lungo ma non troppo, biondino, quel tocco di barba che non guasta mai, insomma un principino che magari ti insegna a vestirti decentemente!"
"Apprezzo lo sforzo Helena ma...aspetta come hai detto? Principino?"
Tutto mi fu piú chiaro, era il ragazzo di quel famoso venerdì sera, ora dovevo saperne di più di lui, non mi era piaciuto ma mi era rimasto impresso e dovevo capirne il perché.
'Papà io esco!'

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