Sono arrivata a scuola in tempo nonostante mi sia alzata prima ma abbia sprecato più di metà del tempo a cercare di vestirmi bene e a truccarmi. É stato semplice, ho messo solo un po di mascara e un po di polvere rosa sulle guance, ho indossato un paio di pantaloni bordeaux una camicia bianca e un cardigan color nocciola. Non sapevo di esserne capace, non mi era mai importato. Arrivata a scuola mi precipitai alla macchinetta del caffè. Sentii freddo, probabilmente avevano aperto la porta principale e in contemporanea quella sul retro. Arrivò qualcuno, ero con Lia, come tutte le mattine.
Era lì, era il famoso principino di cui parlava Helena. Mi guardò. Mi bruciavano le guance. Ero allergica al trucco o stavo arrossendo?
'Ey Em, chiudi quella bocca, mio Dio potresti sbavare e sembreresti un perfetto stoccafisso! Dì un po, ti ha mandato in tilt quel tipo eh?'
'Ma chi,lui? Lascia stare è uno straffottente!'
'Dai Em andiamo'
Salimmo le scale, passai davanti alla sua classe a testa bassa quando uscì di colpo dalla porta e ci scontrammo. Rimasi paralizzata, viola dall'imbarazzo.
Stavo per scusarmi quando lui arretró come per prendere la rincorsa e passandomi affianco se ne andò.
Entrai in classe e ogni qualvolta potessi sbirciavo il corridoio per vedere se anche lui faceva lo stesso.
Ed effettivamente era così, ogni cambio d'ora, ogni ricreazione, io e lui ci ritrovavano nel corridoio ignorandoci l'un l'altro, molto svogliatamente ci guardavamo e altrettanto innocentemente tornavamo in classe.