6. Hogsmade

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《Rose!》sentí la vice di sua cugina che la chiamava. Non era la solita voce esausta che usa sempre quando deve svegliare Rose perchè sono in ritardo, ma era una voce emozionata. Intanto una mano la stava delicatamente scuotendo.
Di malavoglia Rose si sveglió e vide che nella stanza c'erano solo loro due.
《Dai, Rose, muoviti! Fra mezz'ora si parte!》disse la cugina eccitata all'idea. Rose non capiva perchè tutta questa allegria; era un giorno come un altro, dovevano andare ad Hogsmade, si, ma non era la prima volta per loro. Questa volta, però, Dominique era molto emozionata.
《Perchè tutta questa allegria, Dom?》chiese mentre si alzava dal letto e si dirigeva in bagno.
《Ho sempre aspettato questo momento! Che noi andassimo insieme a comprare i vestiti per una festa! Che tu venissi ad una festa!》. Ed era vero: il fatto che la sua migliore amica venisse ad una festa e le chiedesse una mano per vestirsi, rendeva contentissima Dominique.

Erano nel giardino, avevano finito di far colazione e -insieme agli altri- si stavano dirigendo verso Hogsmade.
Ad un tratto la rossa vide Albus che stava venendo in direzione contraria. Quando arrivó da lei disse:《Rose, visto che tutti vanno ad Hogsmade a comprare il vestito per Halloween, e io non ne ho voglia, ti va di passare un po' di tempo insieme?》
《Mi dispiace Albus, mi sarebbe piaciuto stare un po' insieme, ma vedi... ecco, anch'io devo andare a comprare l'abito per la festa》.
La risposta spiazzó il cugino, che non si sarebbe mai aspettato nulla di simile. Fece un sorriso un po' sforzato e continuó per la sua strada, naturalmente dopo aver salutato tutte.

Le quattro amiche si diressero verso Modah, un negozietto che vendeva dei vestiti eleganti per le feste. Era un negozio aperto da poco e la proprietaria era una signora non molto anziana che si intendeva molto di moda.
Passarono i Tre Manici di Scopa e poi eccolo là. Da fuori sembrava un negozio non molto più grande di cinque metri quadrati, ma l'interno era enorme: aveva due piani; in quello di sotto vi si trovava la cassa, i vestiti in sconto e le scarpe, mentre al primo piano vi erano tutti i vestiti più belli e i camerini.

《Perfetto Dom!》dissero in coro le tre amiche.
《Lo so! L'ho detto anch'io a prima vista!》rispose.
Finalmente, dopo aver provato almeno una trentina di vestiti aveva trovato quello ideale. Era un vestito verde smeraldo senza spalline, con un cinturino in pelle sotto al seno e la gonna era molto corta, scopriva ben parte delle cosce. A completare il tutto un paio di sandali verdi, aperti, con tacco 12.
Anche Charlotte e Kimberly avevano trovato un vestito: la prima aveva comprato un abito con gli spallini, color azzurro con dei ghirigori bianchi. Il vestito arrivava fino al ginocchio; invece Kim ne aveva trovato uno tutto nero, con solo una spallina, lungo fino alle caviglie. Tutte e tre avevano trovato il vestito più adatto a loro. Ora mancava solo Rose.
La rossa si alzò dalla sedia e si andò a provare gli abiti che, precedentemente, aveva scelto, con l'aiuto delle amiche.
《No》
Il primo vestito fu scartato.
Proviamo il secondo.
《È orribile!》
E anche questo.
Avanti un altro.
《Non avrai intenzione di andare alla festa con questo... robo?》
E anche il terzo via, nella lista dei vestiti scartati.
《Solo una parola. Perfetto!》
Ed ecco il vestito giusto per Rose: di un colore verde acqua, con le spalline abbastanza spesse e lungo fino a poco più giù del ginocchio. Abbinate all'abito, la ragazza aveva comprato, obbligata dalla cugina, un paio di scarpe aperte col tacco 6. Anche se non sono molto alte, sarà un impresa per Rose camminare.

Albus era sdraiato sul letto, a pancia in giù, con davanti il libro di Storia della Magia aperto e una decina di pagine da studiare. Era lì da almeno un'ora, ma tutto quello che memorizzò fu il titolo del paragrafo da studiare: La guerra degli elfi. Non riusciva a concentrarsi, la sua mente lo riportava a quella breve conversazione con sua cugina. Breve, ma letale. Com'è possibile che Rose voglia andare a quella festa? Lei non è un tipo da certe cose.
Ad un tratto, a interrompere i suoi pensieri, entrò Scorpius.
《Hey amico! Ti stiamo aspettando giù in Sala Comune! Vien...》non finì mai la frase, perchè capì che c'era qualcosa che non andava nell'amico.
《Parla, chi è stavolta》
《Chi è chi?》
《La ragazza che ti fa stare così》
《Nessuno》
《Dai, non ci credo》
《Te lo giuro, non è per nessuna ragazza》
Scorpius credette alle sue parole. Si sentiva che era sincero.
《Allora, se non è per una ragazza, per chi è》
《Cosa per chi è?》rispose seccato
《Lo sai, non fare il finto tonto. Perchè stai così?》
《Così come. Io sto benissimo. Per dire che uno sta bene si potrebbe dire sto come Albus.
《Se tu stai così bene allora io sono la reincarnazione di Voldemort》Scorpius aspettò una risposta, ma tutto quello che sentì fu solo silenzoi. Così riprese a parlare.
《Albus, ti conosco e so che c'è qualcosa che non va. Manca più di una settimana alla verifica di Storia della Magia e tu sei già col libro aperto. Qui qualcosa puzza》
《Okay. Va bene. Non sto poi così bene. Sono così per...》esitò qualche secondo poi continuò《... Rose》
《Vedi che alla fine c'entrava sempre qualche ragazza》ridacchiò il biondo.
《È solo che non è da lei andare alle feste. E ho paura che le succeda qualcosa. Lei non è abituata a quei posti》
《Albus, amico, è solo una stupida festa. Che le potrà mai capitare? Forse sta solo diventano più normale》Scorpius si fermò un attimo dopo lo sguardo assassino dell'amico sull'ultima parola, si ricompose e poi riprese il discorso《Finendo il discorso, è normale, sta crescendo. E ora ti va di scendere con noi?》
Albus rispose con una smorfia, dopodiché Malfoy lo prese per un braccio e lo trascinò di sotto, ridendo entrambi.

Rose, intanto, era tornata al castello. Le altre si erano fermate -per la fortuna di lei- in un negozio di trucchi e così riuscì a tornare ad Hogwarts senza destare sospetti. Infatti, non era una novità che a lei non piacessero i trucchi e la moda.
Così scese nei sotterranei, senza farsi vedere da nessuno. Aveva promesso a Malfoy che la sera sarebbe passata a fargli vedere se andava bene il vestito. Non sa do preciso il perchè è lì, davanti a quella porta ad aspettare qualcuno che la faccia entrare. In fondo a lei, lui non sta molto simpatico. Perchè è li quando potrebbe essere nella SUA Sala Comune a rilassarsi, o meglio, a ripassare Storia della Magia per il compito? Neanche lei stessa si riesce a dare una risposta.
Intanto lei era li, che aspettava qualche Serpeverde che la facesse entrare.
《Hey tu! Si tu!》chiamò Rose indicando un ragazzino con l'uniforme verde e argento.
《Che vuoi?》rispose scocciato lui.
《Ti dispiacerebbe entrare e chiamarmi un certo Scorpius Malfoy? Digli che lo aspetto qui fuori. E di fare in fretta》
《Si mi dispiace. Ma visto che devo entrare per prendere una cosa lo farò》rispose lui, con tono opposto rispetto a quello della rossa.

Scorpius era seduto insieme ad Albus, Ryan e Derek intorno ad un tavolino. Stavano parlando di Quidditch. Ad un tratto si sentì chiamare da un ragazzino del terzo anno.
《Malfoy?》
《Si sono io. Chi sei e che vuoi?》
《Una ragazza ti sta aspettando fuori》
Si sentirono i vari bisbiglii dei suoi amici. Poi chiese:《Chi?》
《Non so chi sia. È una Grifondoro, non molto alta. Capelli crespi, rossicci con gli occhi azzurri...》non fece in tempo a finire la descrizione che Malfoy capì subito di chi si trattasse: la Weasley. Così, iniziando ad agitarsi e a balbettare qualcosa, uscì.

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Spazio autrice:
Volevo scusarmi se ho aggiornato solo oggi e vi chiedo scusa in anticipo per i prossimi capitoli che aggiornerò dopo tanto (tantissimo) tempo. Sono molto impegnata con la scuola, con lo sport e con altre attività, ma cercherò di aggiornare sempre il prima possibile.
Scusatemi anche per eventuali errori nel testo (se ne trovate qualcuno segnalatemelo). Spero che la storia vi stia piacendo.
Baci,
Io♡

Rose Weasley|| Scommesse EstremeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora