L'inizio di tutto.

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"Tu mi piaci, io piaccio a te. Vuoi diventare la mia ragazza?", diventai tutta rossa e cominciai a sorridere, subito dopo risposi "Certo che si."

Tutto cominciò il 14 Marzo 2015, era un sabato mattina ed eravamo in palestra, io e lui, Liliana e Marco, il gigante e la bambina, la coppia perfetta come veniva definita da tutto il paese. Non avrei mai creduto di innamorarmi di un ragazzo come lui, non era il solito ragazzo, era sempre chiuso in se stesso e quando rideva diventava la ragione della mia felicità; il ragazzo più timido della scuola da quel momento era diventato il mio tutto. Ricordo ancora la felicità della sua espressione quando gli risposi di sì, quando arrivarono i nostri compagni e cominciarono ad urlare dalla felicità, quando capimmo che non potevamo stare l'uno senza l'altra. Non eravamo la solita coppia sdolcinata, non camminavamo mai mano nella mano, non ci baciavamo o abbracciavamo quasi mai, io non ero la solita ragazza perfetta, ero la ragazza che preferiva stare con le solite Nike e la tuta, con i capelli raccolti in una coda scombinata e senza trucco tutto il giorno e che preferiva rimanere a casa a leggere e bere cioccolata calda mentre fuori pioveva, mentre lui era un ragazzo timido, non rideva quasi mai, aveva pochi amici e non si faceva vedere quasi mai fuori, aveva cominciato ad uscire qualche mese prima di mettersi con me per entrare a far parte del gruppo in cui ero io, da lì cominciò tutto, cominciammo ad essere amici anche se non parlavamo quasi mai, ma la maggior parte del tempo la passavamo a ridere perché passava il tempo a farmi il solletico.

Quel giorno in cui mancai da scuola venni a scoprire che lui era innamorato di me, quel 4 Marzo scoprì che lui, il gigante buono, era innamorato di me, della bambina pestifera. Quella data mi ha cambiata da quel momento scherzammo di meno, perché i sentimenti erano ricambiati, ma nessuno dei due aveva il coraggio di dichiararsi, fino a quel sabato in cui Erica, la mia migliore amica, decise che non potevamo continuare così allora lo prese e gli disse di dichiararsi una volta per tutte e lui, preso dall'imbarazzo, lo fece. Quel giorno saranno arrivate tutte le maledizioni del mondo su di me, perché sua cugina non poteva vedermi e quindi non sopportava il fatto che le avessi portato via il cugino e che adesso lui preferiva passare il tempo con me, che con lei.

In questo primo mese mi diede il primo bacio, esattamente una settimana dopo esserci messi insieme, lui sembrava essere il ragazzo più felice del mondo in quel momento, anche se eravamo imbarazzatissimi. Passate due settimane circa invitai un paio di amici a casa mia per vedere un film e stare insieme, ma lui non accettò subito, perché era imbarazzato per via del fatto che essendo casa mia voleva dire che lì c'erano anche i miei genitori, ma dopo qualche titubanza accettò visto che non era solo, eravamo noi e i nostri migliori amici. Quella fu la prima sera insieme, passai il pomeriggio a prepararmi, a buttare vestiti e scarpe da tutte le parti, solamente perché volevo essere più bella che mai per lui, ma ben presto capii che per lui ero bella anche appena sveglia o anche dopo un pianto ero la sua piccola, la sua bambina. Quella fu la sera più bella per me, poiché era la prima sera che passavamo insieme abbracciati sul divano con le mani intrecciate a guardare un film, con tutti i nostri amici attorno. Quella notte non riuscii a prendere sonno, continuavo a pensare a noi due, alle nostre mani intrecciate, ai baci che dolcemente ricevevo sulla fronte, al suo profumo su di me, alle nostre gambe intrecciate, insomma pensavo a noi due insieme.

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