Capitolo 4.

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Arrivò il fatidico giorno del suo quattordicesimo compleanno, non lo passammo insieme perché lui lo festeggiò in campagna con alcuni suoi amici e i suoi parenti essendo pasquetta ed io festeggiai a casa mia con i miei genitori e i miei migliori amici. Alle undici arrivarono tutti e cominciammo a mettere musica e  ballare. Ci disponemmo tutti e dodici a tavola e verso le dodici e mezza cominciammo a mangiare; era una giornata abbastanza soleggiata e non avevamo bisogno di accendere la luce, quindi spalancammo le tende per far entrare la luce in salone. Passarono almeno due ore e noi eravamo ancora seduti a tavola a mangiare, verso le tre del pomeriggio decidemmo di scendere alla villa di fronte casa e cominciammo a giocare a palla come dei bambini, a rincorrerci e a cantare. Dopo mezz'oretta arrivò mio padre e ci chiese se avevamo voglia di fare un giro con la nostra Jeep dell'aeronautica, il mio gioiellino; i ragazzi, tutti eccitati, dissero subito di si e scendemmo in garage per accenderla e fare un giro, durante esso le mamme uscirono in balcone e decisero di immortalare le nostre risate con delle foto che poi sviluppammo.

Verso le quattro, stanchi per la giornata ci rinchiudemmo tutti e tre in camera per fare una partita a Monopoli, ma essendo che non avevo sentito Marco per tutto il giorno, tranne che di mattina, a evo provato a chiamarlo, ma mi resi conto troppo tardi che essendo in campagna il telefono non prendeva e quindi non poteva rispondere. Provai almeno dieci volte e cominciarono a chiamare anche Andrea e Lorenzo, così cominciai a chiamare Mirko, che essendo con lui poteva rispondermi, ma non vi era campo e quindi le chiamate venivano subito staccate. Verso le sette, dopo aver passato la giornata sul letto a dormire, ricevetti un messaggio da Mirko "Lilli, scusa se non abbiamo risposto, ma non prendeva, comunque stasera io e Marco andiamo al cinema a Capo D'Orlando, quindi non potremmo usare i telefono, ha detto di dirti che appena torna ti cerca." non risposi al messaggio perché ero furiosa per via del fatto che non mi aveva risposto per tutto il giorno e alla fine invece di rispondermi, mi aveva fatto rispondere dal suo migliore amico quindi passai la serata a piangere e provarlo a rintracciare. Alle nove di sera, a fine film, mi scrisse un messaggio "Scusa se non mi sono fatto sentire per tutto il giorno amore, lì da me non prendeva e mi ha detto Mirko che ti ha risposto lui dopo." neanche il tempo ne arrivò un altro "Mi sento un verme per averti fatta piangere e per non averti sentita per tutto il giorno amore, scusa." smisi di piangere e risposi "Anche se, mentre eri a vedere il film potevi anche scrivermelo un messaggio, sei uno stupido Marco.!!" e ripresi a piangere, nel frattempo mi scrisse un altro messaggio "Posso essere stupido quanto vuoi, ma sono uno stupido innamorato ella ragazza più pazza, pestifera e bella del paese." con gli occhi gonfi e rossi per il pianto e un gran sorriso stampato sul volto lo chiamai e lui, sentendo la mia voce spezzata dal pianto mi disse "Amore ti prego non fare così, ti prometto che domani staremo tutto il giorno insieme." sentendo che era molto triste risposi "Ci credo amore, domani torniamo a scuola ed essendo nella  stessa classe possiamo sempre stare insieme." sospirò e mi rispose "Si amore, sto tornando a casa, appena torno ci sentiamo, buonanotte." sbadigliai e risposi "Va bene amore, buonanotte." 

Neanche il tempo di staccare mi addormentai con un dolore atroce al fianco destro, ma non ci feci molto caso, perché i miei pensieri erano a me e lui e a ciò che mi aveva detto.

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