Macchie

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Mi alzo dalla panchina in cui sono seduto e prendo la macchina.
La strada è lunga e ci metto più o meno mezz'ora per arrivare a casa mia.

Finalmente arrivo. Apro la porta, salgo le scale e mi ritrovo davanti il mio bel salotto. Tengo in ordine la mia casa, molto. Vado nella camera da letto e trovo una macchia sulla tenda davanti la finestra. Strano. Di solito pulisco molto rigorosamente le tende, coperte e cose di questo genere. Sempre.
Vado per accendere la luce e guardare meglio la macchia, ma la lampadina fa una scintilla e poi cade per terra, frantumandosi. Il rumore è molto acuto, e per un momento provo paura. Sento come se ci fosse una tensione negativa in quella stanza, anzi, in quella casa.
Vago per la cucina e ad un certo punto trovo una candela: prendo l'accendino e la accendo.
Mi dirigo verso la stanza e cerco di guardare meglio la macchia.
È scura.
Molto scura.
Ma è anche rossastra, è difficile distinguere se sia sangue o qualcos altro.
Comunque sia, prendo una pezza e comincio a strofinare, strofinare, strofinare. Ma la macchia non va via, è incrostata, sembra che sia lì da una vita, mentre fino a delle ore fa non c'era.

La lascio lì e dopo aver messo il pigiama, vado a dormire. È difficile farlo, data l'ansia, ma riesco comunque ad addormentarmi.

01:45
Mi sveglio nella notte e il primo pensiero che ho in mente è quella maledetta macchia. Non la vedo, è parecchio buio, a malapena riesco ad intravedere la tenda. Sento un rumore.
Viene dal corridoio.
Mi alzo e accendo la candela.
Ho paura.
Vado nel corridoio e trovo solo un'altra macchia sul muro. Sempre quella sostanza.
Provo a pulirla, ma, come quella di prima, non va via.

01:59
Sono ormai le due di notte, e devo prendere sonno se domani voglio arrivare puntuale al lavoro.
Vado verso il letto, ma mi fermo. Un altro rumore. Sembrano bicchieri che cadono e vado in cucina per vedere se c'è qualcosa di rotto. Ma trovo solo un'altra macchia sul lavandino. Prima era strano, adesso è inquietante.

02:00
L'orologio del campanile segna le due di notte precise.

Tre rintocchi.

Din

Don

Dan

Tutto sembra inquietante adesso, anche i soliti tre rintocchi.

Non oso pensare oltre e vado subito nella camera da letto, deciso ad addormentarmi di nuovo e svegliarmi l'indomani con la luce, senza bisogno di accendere candele.
Ma ancora una serie di rumori che mi fanno diventare matto. Apro la porta della stanza e mi ci chiudo dentro. Mi distendo sul letto e chiudo gli occhi così forte che potrei sentire i bulbi oculari sfracellarsi.

Spazio autrice

Hey!!!!! Scusate se ci ho messo tanto ad aggiornare, ma non avevo l'ispirazione :(.
Comunque, nella parte dei tre rintocchi, volevo precisare che nella mia storia l'orologio del campanile suona tre rintocchi ogni ora :).

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, anche se corto :D.

CIAO!

Rage and Love

MurderedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora