the message

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Era una Domenica d'Aprile come tante altre,il solito clima aspro e vagamente umido dominava Napoli ,la mia città .
Eppure nella monotonia e nel ripetersi di pensieri,parole e tramonti,un qualcosa mi suggeriva di cambiare  ,ma non sapevo come e cosa ,non capivo se dovevo io cambiare il mio destino  o se lo stesso avrebbe cambiato me .
Bhè fu lui a mutarmi..
Numerosi messaggi di uno sconosciuto iniziarono a comparire ripetutamente sullo schermo
del mio telefono ,così incuriosita li trascinai affinché  avessi potuto capire di chi fossero.
Appena li guardai subito capii chi era mittente ;"era il ragazzo della paninoteca ".Immediatamente fuori travolta da una felicità innaturale ;il suo nome era Sergio Mantovani ,e con il suo guardarmi e scrivere quei messaggi ,ne divenni dipendente, si  dipendente da uno sconosciuto che mi aveva fatto letteralmente "rivivere"dopo un periodo di lacerazione .Così iniziammo a parlare e parlare ,le nostre conversazioni non terminavano mai,ed io ad ogni suo messaggio avevo l'illusione di vivere  in un mondo caratterizzato principalmente da sogni,zucchero e di pensieri positivi ,fin troppo anche per i miei gusti .
Lui aveva trovato il modo di "intaccarmi"se così potremmo definire ,era ed è tutt'ora difficile stare con me .Ero ,in quel lontano fine Aprile,una persona che faceva dell'apatia uno scudo o meglio una protezione e del dolore una malattia pulsante ,che tramite l'uso di farmaci veniva tenuta sotto controllo .Ma Sergio ,nonostante mi conoscesse veramente da poco ,sapeva tenermi testa,non si arrendeva ai miei "no " e ai miei "cambiamo discorso",egli come un serpente si faceva strada in me,assaporando ogni mio pensiero e inoltrandosi nell' oscurità della mia anima lacerata.

the endless chain of MurphinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora