Parte quattro.

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Mi sveglio trovandomi tra le ginocchia di un ragazzo circondata da un paio di persone.
-''Sta riprendendo conoscenza!.''- Dice il ragazzo dandomi delle piccole pacche sulle guance.
Continuo a guardarmi intorno confusa.
-''Stai bene?.''- Mi chiede il ragazzo.
Faccio cenno con la testa di si, mi porge una mano facendomi alzare da terra mentre la folla sparisce.
Guardo a terra e noto la busta della spesa completamente andata mentre il motorino del ragazzo è poggiato a terra.
-''La testa!.''- Dico mettendomi una mano dietro il capo.
-''Ti fa tanto male?.''-
-''No, ma..Potresti spiegarmi cos'è successo?.''- Chiedo con aria del tutto confusa.
-''In poche parole? Giudavo, sei sbucata all'improvviso dalla strada, ho cercato di frenare, non ci sono riuscito, la mia moto si è ribaltata verso sinistra rallentando.. ci siamo scontrati in pieno ma fortunatamente non in modo disastroso. In tutto ciò io sono caduto ma senza farmi niente grazie al casco e tu, hai soltanto dato una piccola testata a terra.''-
-''Merda.''-
-''Comunque..''-
-''Scusami ma devo proprio scappare,mi dispiace per quanto accaduto.''-
Mi volto incamminandomi dinuovo verso il supermercato.
Appena arrivo a casa poggio la spesa in cucina e subito dopo spunta mia zia dal soggiorno.
-''Come mai tutto questo tempo?.''-
-''Ah, c'è stato un momento in cui mi ero persa, sai.. Devo ancora abituarmi.''-
-''Mi avevi fatto preoccupare. Tra poco arriva tuo zio, vado a preparare la cena.''-
-''Zia ti secchi se stasera non mangio? Non ho molto appetito.''-
-''Mi sembri abbastanza strana.. Sei sicura che non sia successo niente?.''- Domanda con aria preoccupata.
-''Sicuro.''- Rispondo sorridendole.
Salgo al piano di sopra dirigendomi verso la camera per prendere il pigiama e l'intimo per poi andare in bagno. Inizio a riempire la vasca d'acqua calda, mi guardo allo specchio e inizio a spogliarmi.
Non appena la vasca si è riempita mi immergo dentro rilassandomi del tutto. Con tutto questo freddo ho proprio bisogno di un bagno caldo.
Finito il bagno vado in camera mia, la testa continua a farmi male impedendomi di chiudere occhio. Sono abbastanza stanca e triste. Penso a come Jason si sia rifatto già una vita senza me, davvero è stato così facile per lui cancellare tutto?. Mi sento uno schifo, moralmente sono a terra e fisicamente distrutta ma se sono venuta qui non è altro che per crescere e voltare pagina e questo voglio fare.
Arrivato l'indomani mattina, dopo aver passato una notte in bianco, decido di uscire e andare a fare una passeggiata al parco. Fa molto freddo e nevica. Il parco è vuoto, non c'è nessuno eppure decido di rimanere.
Mi siedo in una panchina guardando la neve.
-''Hey.''- Dice qualcuno toccandomi la spalla.
Mi giro velocemente.
-''Scusami, non volevo spaventarti.''- Dice.
Era il ragazzo con cui avevo avuto quel piccolo incidente il giorno prima.
-''Strano rincontrarsi.''- Dico confusa.
-''Non molto direi.''-
-''Cosa vuoi dire?.''-
-''Scherzo.''- Dice. -''Cosa ci fai qui tutta sola in un parco a dir poco abbandonato?.''- Mi chiede riuscendo a cambiare discorso.
-''Mi piace la tranquillità.''- Mi volto.
Da dietro salta sulla panchina sedendosi accanto a me, ed io non posso fare a meno di guardarlo.
-''Approposito, mi chiamo Alex.''-
-''Piacere.''-
-''Mi aspettavo che dicessi il tuo nome.''- Dice ridendo.
-''E perchè mai dovrei dirtelo?.''- Dico ridendo.
-''Sei simpatica.''-
Mi sembra un ragazzo molto carino, ha un ciuffetto castano, ed è alto. Sembra anche simpatico.
-''Ti va di fare una passeggiata?.''- Mi chiede.
-''Certo, sempre meglio di stare fermi e congelare.''-
-''La prendo come una cosa carina.''-
-''Non hai altra scelta.''- Dico ridendo.
Ci alziamo e iniziamo a cammminare.

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