Mi risvegliai in una vecchia casa,disastrata e smessa. Intorno a me sentivo un forte e soffocante odore d'incenso e di erbe bruciate. Accanto a me c'era Elia che dormiva su una sedia di vimini mentre la luce del sole lo illuminava. Solo in quel momento mi accorsi della luce del sole e del fatto che inondava la stanza quasi più del fumo delle erbe. Appesi sopra di me c'erano degli acchiappa sogni di ogni dimensione e motivo;c'erano quelli grandi e articolari quasi a sembrare una fitta ragnatela con dentro delle pietre gialle,rosse,blu e verde. Sul tavolino accanto ad Elia c'era un grosso libro antico e polveroso. Si vedeva un foglio staccato infilato con noncuranza tanto che si poteva leggere mezza pagina da dove mi trovavo, anche se la vista era ancora un pò annebbiata. C'era disegnato sopra un pentagramma inscritto in un pentagono. Si sentivano due voci discutere fuori:erano le voci di Sebastian e di Morgan che discutevano in modo molto animato,tanto che non si capivano bene tutte le parole che dicevano. Si distinguevano solo le parole "sopravvissuta" ,"conseguenza" e "sortilegio". Intanto Elia si stava svegliando accanto a me con uno sguardo preoccupato,appena si accorse della luce si tocco l'anello che portava alla mano sinistra. Un grosso anello d'argento con un sigillo impresso sopra.-Finalmente,ti sai far aspettare eh...-disse in tono sarcastico,anche se si vedeva che era serio e preoccupato.
Stavo quasi iniziando a spaventarmi ma quando ha iniziato a parlare mi sono subito sentita meglio. Ad un certo punto le voci che discutevano fuori furono zittire da una terza,una voce molto fresca e limpida. Non credevo che esistesse qualcuno con un carattere tanto forte da riuscire a zittire Morgan.-La smettete di parlare una buona volta voi due,sono tre giorni che non fate altro.-disse la voce dolce con tanta impertinenza da non ricevere una risposta da nessuno dei due-si è svegliata e credo che abbiate delle domande da farle-sentivo che Sebastian aveva fatto un verso di solievo che fù subito soffocato -ma prima le devo parlare e desidero che voi due e il vostro amico ve ne andiate.Non mi piace lavorare con troppi occhi addosso,soprattutto quelli dei vampiri. Elia si era girato a guardarmi-Ora credo di dover andare,ma tornerò presto.-disse alzandosi e uscendo senza aspettare un mia risposta.mentre lui usciva riuscivo a vedere l'ombra della sconosciuta avvicinarsi alla porta. Mi incuriosiva una persona che riusciva a zittire Morgan,mi aspettavo un persona anziana a spaventosa,la classica strega delle fiabe. Invece era una ragazza poco più grande di me. Aveva gli occhi color ghiaccio,i capelli bianchi,lunghi e lisci,con una treccia a fare da corona. Un'espressione molto serena e spensierata,con un dolce sorriso che faceva quasi a pugni con quegli occhi. Era vestita con una una normalissima ragazza,una normalissima ragazza dark,ma era la cosa più normale che avessi visto da giorni. -Fa paura vero?-mi chiese sedendosi sulla sedia dove prima c'era Elia,prendendo il libro in mano e sistemando la pagina al suo posto. -Cosa?-chiesi sedendomi. -Tutto questo,fa paura?-neanche mi guardava,era intenta a trovare il giusto posto per la pagina. -Intendi l'essermi trasformata? No,anche se all'inizio era tutto nuovo e strano ma..-alzò la testa di scatto chiudendo il libro.-Cosa? Non hai ancora... Be è logico.-disse riaprendo il libro sulle gambe. -Cosa è logico? Perché non ricordo niente? E perché sono qui?- dissi alzandomi dal letto e sedendomi sull'orlo del letto. -Una cosa per volta,iniziamo dal perché ti trovi qui.-disse continuando a leggere il suo libro.-Sei qui perché sei vittima di un sortilegio,o meglio,eri vittima di un sortilegio a cui o provato a rimediare con un'altro sortilegio,ed in effetti ci sono riuscita anche se solo in parte.
-Cosa? In che senso?
-Eri vittima di un sortilegio di protezione da quando eri umana é quando ti sei trasformata ha lasciato una specie di effetto collaterale,non potevi ingerire sangue. Io ti ho fatto un secondo sortilegio che ti evita di doverti nutrire,ma é temporaneo.-disse leggendo con attenzione ogni pagina.
-Che vampiro non ha bisogno di nutrirsi?
-Tu non sei più un vampiro,non totalmente e solo per un periodo limitato di tempo. Tu non avrai bisogno di nutrirti fino alla fine del sortilegio e potrai stare al luce,ma avrai comunque la forza,la velocità e i sensi amplificati.-fece una piccola pausa quando a furia di cercare trovò una pagina del grande libro-Così sarà più facile per te prendere la gemma.-prese il libro,lo girò verso di me e mi indicò una gemma,una splendida gemma azzurra.
-Non ti seguo più? A che mi servirebbe quella gemma?
-A spezzare il primo sortilegio e poi a molto altro. Sai non sei l'unica a cui serve.
-OK ,dove la posso trovare?-dissi alzandomi dal letto.
-Nella tua vecchia casa,quella da umana.
-A New York forse?dissi risedendomi confusa sul letto.
-No,nella Città di Luce.
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The Black Shadow: La Città di Luce
VampireCosa fareste voi se vi risvegliaste in una camera d'ospedale a New York,senza poter avvicinarti alla luce del sole,con i sensi amplificati e con un'insana ossessione per il sangue. E se non ricordate niente della vostra vita prima di quel mattino. E...