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Ancora non credo a quello che ho davanti,il ragazzo di ieri,mi pare si chiamasse Cristian mi aspettava su un divano all'entrata,con un mazzo di rose rosse,mi accoglie con un sorriso e io lo saluto.
C:sei bellissima,come sempre.
S:grazie.Come mai sei qui?
C:"ti devo portare a vedere la città ricordi? "Mi dice con uno sguardo beffardo,io annuisco e insieme usciamo dall'hotel.
In macchina c'è un po di tensione così per spezzare il silenzio dico:sei di qui?
Lui annuisce,proprio quando mi giro per guardare fuori dal finestrino comincia un discorso:
C:"ma ora dimmi di te,dei tuoi genitori,la tua vita..."
NO.Non poteva chiedermi questo,cosa gli potrei rispondere?Io non so proprio che dire,sono molto turbata e penso che se ne sia accorto ,così cambia discorso e per me è una fortuna.Parlando del più e del meno passano le ore e visitiamo gran parte della città,poi mi invita a cena fuori e io accetto.
Ora mi trovo in un ristorante moderno,quando squilla il mio telefono,rispondo.
S:pronto chi è?
A(sta per anonimo)La signorina sophia?
S:si sono io cos'è successo?
A:cercherò di essere il più veloce possibile,mi dispiace ma i suoi nonni sono morti,li hanno uccisi in una rapina in banca,domani ci saranno i funerali...
Tun Tun Tun Tun...
Dopo un ora
Ho un sacco di occhi puntati addosso,i piedi sollevati,forse sono svenuta,ed è così.Ora mi prendono in braccio,faccio fatica ad aprire gli occhi ma fortunatamente vedo Cristian che vedendomi sveglia tira un respiro di sollievo.
(...)
Cristian mi ha raccontato tutto,ho fatto fatica a non svenire di nuovo,ora mi sta aiutando a fare le valigie,fra 1 ora abbiamo il volo per Seattle.
S:cri veramente se vuoi non venire non voglio obbligarti..
C:"obbligarmi?è un piacere per me dico sul serio."E mi abbraccia,è rimasto solo lui nel mio mondo,lo so che ci conosciamo solo da due giorni ma sono sola e fragile e ho davvero bisogno di qualcuno.

Cristian's part
È così bella,è piccola e indifesa,sta dormendo appoggiata alla mia spalla,ha il viso straziato,non vedo l'ora che finisca tutto questo.
Due ore dopo
Finalmente siamo arrivati,sophi ha ancora il viso assonnato e non riesce nemmeno a camminare dalla stanchezza,così la carico in spalle e ci avviamo verso la chiesa dove si celebrerà il funerale.
È una chiesa abbastanza grande,con vetrate colorate e un intenso profumo di incenso,sophi è aggrappata a me e già piange,tutti la stanno abbracciando,soprattutto anziani.Ecco che portano le tombe,sento singhiozzi aumentare sulla mia spalla,confuso dalla situazione mi limito a dire:dai sophia ci sono io,e si calma.
Alla fine del funerale una donna sulla cinquantina si avvicina a sophia,ha dei lineamenti familiari,anche la voce mi sembra di averla già sentita.
Sophia fa una faccia sconvolta,fra per scappare ma io la blocco,la donna si avvicina di più e io capisco chi è.Ho fatto male a trattenere Sophia...
~spazio autrice~
Vi è piaciuto questo capitolo?
Chi sarà quella donna?
Stasera aggiorno,promesso.😉

ᎪᏀᎪᎥNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora