"Dad"

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Continuo a rincorrerla fino a quando di botto si ferma facendomi sbattere contro di lei.
Non si gira,ma riesco a percepire il dolore che la sta lacerando dentro.
"Charl è stata lei,io giuro che non volevo"

"Non importa,e sai che c'è? Che io ero venuta per dirti che il bambino che ho in grembo è tuo figlio"

"Cosa?Ma abbiamo sedici anni!?"

"Non l'ho scelto io sai?!Dovresti prenderti le tue responsabilità ogni tanto!"
(...)
Non riesco a capire,le sue parole mi provocano dolore,sebbene lei sia andata via da parecchio tempo.
Improvvisamente entra mio padre in casa e vedendomi sconvolto non esita a chiedermi come sto.
"Papà posso chiederti una cosa?"

"Certo,dimmi tutto"

"Beh,è un po' strano parlarne con te,ma Charlotte è incinta e io sono il padre"

"Ma come?!Cioè non siete nemmeno maggiorenni e.."

"Lo so pa,non so che devo fare"
Il suo sguardo si addolcisce,non risponde,probabilmente sta fantasticando sui pro e i contro.Sicuramente ci saranno molti più contro,ma non credo che rinuncerà ad essere chiamato nonno.
"Non so che dirti,ma forse una cosa la so,in 50 anni di vita ho visto molte persone pentirsi di essersi sposate,ma mai nessuno pentito di avere un figlio.Ora va e fai quello che devi fare"
Conclude dandomi una pacca sulla spalla.

Ho deciso,andrò a casa di Charlotte,le dirò che dobbiamo tenere il bambino.
Esco per strada e comincio a correre fino a quando un bambino,che cammina a malapena, mi viene addosso.
Mi affretto a raccoglierlo,e subito dopo arriva un uomo,molto giovane,il bambino si gira e con gli occhi pieni di gioia esclama"Papà".

ᎪᏀᎪᎥNDove le storie prendono vita. Scoprilo ora