19°Capitolo

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Bacio un'ultima volta Eugenio e scappo via con Vincenzo.

Dobbiamo ancora attraversare tutta Piazza Mercato per arrivare all'istituto e le mie gambe già non ce la fanno più a correre...

"Vincè fermati un attimo cazzo"gli dico col fiatone.
"Che hai?"chiede
"Sto per morire,porca loca"
"Salta su"
"Che???"

Ma è uscito fuori di testa?
Non ce la farà mai a correre con me in braccio!
È impossibile!!!

"Ho portato ragazze più pesanti di te.Quindi muoviti,salta su!"
"Vabbene"

Okay...è imbarazzante però...sembra di cavalcare un cavallo.

"Sei pronta scema?"dice sghignazzando
"Vai"

Dopo qualche secondo si mette a correre e in pochi minuti arriviamo a scuola.

Entriamo nell'istituto e facciamo il presso per entrare.

Sono le 8:27 e siamo in metto ritardo.

Alla prima ora ho inglese e mi urlerà sicuramente.

È brava ma,come del resto tutti i professori,non ama molto i ritardi...

Io ne ho già 3 e siamo soltanto al secondo mese di scuola.

Saluto Vincenzo e vado al piano di sopra.

Entro in classe.

"Buongiorno"dico con la testa bassa.
"Buongiorno Giulia...come mai hai fatto tardi?"
"Mi sono svegliata tardi e ho perso il primo pullman"
"È già il terzo ritardo che fai"
"Lo so prof...lo so"
"Cerca di non farne troppi"

Le cinque ore passano infetta e io non ho sentito una sola parola di quello che hanno detto i professori...

Pensavo a quello che è successo stamattina con Eugenio,alla mia relazione con Marco...

Sono di nuovo tutta incasinata,non capisco nulla.

Vorrei solamente morire all'istante,non pensare più a nulla...non pensare più a tutto sto casino che si sta crescendo.

Ma so esattamente cosa fare!

La vita di un'adolescenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora