13°Capitolo

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Dopo tutto quel casino torno a casa con Marco sperando che mia madre non dica nulla e sperando anche che mio padre sia ancora a lavoro.

Non volevo lasciarlo a Capua,soprattutto ridotto in quelle condizioni.

Se non fosse stato per Fatima,Mario ora sarebbe letteralmente morto.

Non sto scherzando!!!

Lo avrei picchiato e strangolato finche non sarebbe cascato a terra senza vita!

Sono troppo incazzata e dal modo in cui Marco mi sta guardando capisco anche che si nota...e non poco.

Apro la porta...

"MAMMAAAAA"nessuna risposta.

"PAPAAAAAAA"nulla...

Decido allora di portare Marco in camera mia e appoggiarlo sul letto.

Lui si lamenta...gli fa male tutto.

E ha pure ragione...Mario lo ha pestato per bene.

Decido di mettermi qualcosa di più pesante perché ho freddo.

Prendo una felpa maschile e mi cambio nella speranza che Marco non stia guardando.

Ma non è così.

"Potevi anche rimanere senza maglia e venire sotto le coperte con me"ridacchia.
"Potrei,ma non voglio"mi giro e gli faccio la linguaccia.

Decido di cambiarmi anche i pantaloni per mettermi quelli del pigiama che sono piú comodi...e anche perché voglio un pò provocare Marco.

"Lo fai apposta piccola?"dice mentre si lamenta
"Ovvio"dico ridendo.

Mi giro verso l'armadio per trovare i pantaloni del pigiama.

Ma all'improvviso sento due mani congelate sulla mia vita.

"Piccola ti conviene fare la brava e non provocarmi sennò potrei fare cose che..."

Ma la sua frase viene interrotta da me che mi volto rapidamente e lo bacio.

Lui mi prende in braccio e si avvicina pian piano al letto.
Si stende rapidamente con me sopra di lui.

Sorride mentre mi bacia ed è semplicemente stupendo...

Il nostro intenso bacio viene interrotto dallo squillo del mio cellulare.

Come sempre del resto.

Vedo chi può essere e sullo schermo appare il suo nome.

Rispondo immediatamente e non mi da nemmeno il tempo di dire una singola lettera che dice:

"IO E TE DOBBIAMO PARLARE R SUBITO...STO VENENDO A CASA TUA COL MOTORINO,SARÒ LÌ IN 15 MINUTI MASSIMO!!!"e chiude la chiamata.

L'unica cosa che riescono a dire adesso è...:

"Oh cazzo..."

La vita di un'adolescenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora