-Eyes

Capitolo 1.

"Rose muoviti che perdiamo il taxi per il dormitorio!" sbraitò Ivory. "Non ho ancora fatto colazione" cinguettò Rosalin. Ah, quella ragazza! Toglietele tutto ma non il caffè macchiato di prima mattina. Era una di quelle ragazze che tutti definiscono "carina". Non era altissima, e neppure troppo magra. Aveva occhi che nessuno notava, ma erano quasi gialli. A dir poco spettacolari. Figlia unica, nella sua vita ha sempre avuto ciò che desiderava, dalla maglia Calvin Klein alla collana Breil più costosa.
Ivory era una ragazza semplice, che però quando sorrideva troppo c'era da preoccuparsi... Era così lei. Simile di aspetto fisico a Rose, aveva però occhi che facevano perdere il respiro. Erano di un azzurro ghiaccio intenso, e per chi la conosceva bene come Rosaline, gli occhi parlavano.
Entrate nel taxi, le due ragazze fecero un sospiro stanco, si presero per mano e sussurrarono "andrà tutto bene anche questa volta". Lo dicevano sempre per ricordare a loro stesse di essere abbastanza forti da superare anche questo ostacolo. Certo che cambiare città, cambiare casa e cambiare scuola non dovrebbe essere affatto semplice, ma si sa, se tieni al tuo fianco qualcuno per cui daresti la vita, non diventa poi cosi duro affrontare il futuro.
Rose e Ivory entrarono in stanza "221" e furono sorprese nel vedere una ragazza sul letto che riposava. "Ma la stanza non era per due persone?" Rose sembrava stordita. "Sì, o meglio.. sull'email c'era scritto così". Nella stanza c'era un odore insopportabile di fumo e vodka. Rosaline si avvicinò alla ragazza sconosciuta. D'altronde era la più coraggiosa tra le due. Le toccò la spalla e lei si voltò. Si mise a sedere sul letto e disse: "Ah, voi due dovete essere le ragazze nuove dell'Arizona. Scusate il disordine, è appena andato via il mio ragazzo. Comunque io sono Charlotte.. Charlotte Smith." Protese una mano verso le due ragazze in attesa che una delle due gliela stringesse. Ivory lo fece quasi subito e disse: "Piacere di conoscerti. Io sono Ivory Allen e lei è la mia amica Rosaline Trevor". Rose non era affatto convinta di Charlotte. La squadrò per bene, cominciando dalle gambe lunghissime e sottili, fino ad arrivere ai capelli scuri e un po' bizzarri e disordinati. Poi fece un mezzo sorriso, si sedette sul letto e sospirò. Poco dopo iniziò a tirare fuori dalla valigia ogni tipo di oggetto; cominciando da una camicetta ad arrivare ad un peluche che pose poi al centro del cuscino. Lo stesso fece Ivory, però aveva ben poca roba rispetto a Rose. Charlotte le diede comunque una mano e due ore dopo era tutto perfetto e al proprio posto, cosicché le tre ragazze poterono fare un giro per la città e fermarsi da "Choco", il bar più famoso della città per la cioccolata calda, e sedute attorno ad un tavolino in disparte dall'aria movimentata del bar, le ragazze iniziarono a parlare di sè, a conoscersi meglio e, perché no, a diventare più unite.