Capitolo 2.

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Le prime settimane scolastiche erano passate normalmente, forse più  del solito  per Liam e nonostante la cosa era stabile, proprio questo lo preoccupava.

Nessuno era stato d'intralcio, apparte le risatine che qualcuno faceva guardandolo, nessuno ancora aveva iniziato a prenderlo in giro.

Era talmente abituato al mare in tempesta, che non riusciva a capacitarsi di un minimo di tranquillità.
Era un ragazzo strano, ma consapevole  di esserlo.

La prima ora di lezione, era passata velocemente quel mattino, adesso si prosperava una lunga ora di Lettere, ma non gli dispiaceva interessarsi a quella materia, nonostante avrebbe preferito che fosse spostata, per il suo stato di dormiveglia.

Quell'ora la condivideva con Niall e Zayn,  avevano molte ore in comune data la stessa scelta d'indirizzo.

Gli faceva piacere avere amici, nonostante fosse un ragazzo solitario, se si apriva con qualcuno, gli diveniva amico col cuore.

Aveva avuto molte delusioni in amicizia, ecco perché  era ancora vago e poco aperto nei confronti dei suoi due coetanei.

Alcune volte, pareva freddo e distaccato, altre faceva perfino rimanere male Niall per il suo comportamento ma questi non lo dava a vedere perché  voleva davvero diventare amico di Liam.

Al ragazzo dispiaceva parere così  apatico o asociale, gli dispiaceva non poter essere se stesso, ma era passato poco tempo e non avrebbe  rifatto gli stessi errori, non avrebbe dato l'opportunita  alle persone di conoscerlo fino in fondo.

Perché  lui, era una di quelle persone che se donano il cuore, lo donano con tutto se stesso e anche una piccola cosa, l'avrebbe crepato.

Non avrebbe mostrato le sue debolezze, troppe persone che ormai non facevano parte più  della sua vita, avevano scoperto tutti i suoi punti deboli e anche involontariamente l'avevano colpito nel profondo.

Non era una sua colpa infondo, se era ingenuo e si fidava di chiunque lo trattasse in modo carino, solo che non essendo abituato ad essere trattato bene, appena le persone gli dimostravano minimo affetto lui si sfogava e si apriva con loro.

Molti suoi amici l'avevano mollato per il suo carattere, che una volta era così vivace e affettuoso, ecco perché  adesso cercava di apparire freddo.

Ecco  Perché  si era spinto a cambiare, non sarebbe mai stato più  quel ragazzo dal sorriso  facile e dalla risata contagiosa, quello su cui puoi fare appoggio sempre.
Che cerca di infondare forza, nonostante la sofferenza stia imprigionando ogni gioia della sua giovane vita.

Non sarebbe stato più  altruista, non avrebbe finto  più  di essere felice, perché  non lo era.

Ed era cambiato di nuovo, per quella stupida società, ma non gli importava più  di tanto, aveva bisogno di cambiare e di ricercare il vero sé, scomparso da anni.

Aveva la testa poggiata al muro, il respiro pesante e gli occhi socchiusi dalla noia.

A differenza degli altri, il suo sguardo però  era posizionato alla sua sinistra, su una certa persona, su un certo Zayn.

Niall stava con la testa poggiata sul banco a dormire, quindi Liam aveva una bella visuale del viso dalla pelle ambrata, del ragazzo.

Quel ragazzo, che stava attentamente seguendo la lezione, prendendo appunti e scrivendo velocemente, aggiustandosi di tanto in tanto, la montatura delle lenti che gli scivolava sul dritto naso.

Era uno che teneva allo studio, questo era palese, c'erano molti aspetti contraddittori nel suo carattere e Liam l'aveva capito nonostante non lo conoscesse poi così  tanto.

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