Capitolo 3

20 0 0
                                    

Capì subito cosa era successo, corsi in camera di mia mamma, lei piangeva a dirotto, corsi verso di lei e l'abbracciai << Tranquilla mamma ci sono io ora non ti preoccupare >>. << È tornato Haley... è tornato... E questa volta è peggio..ti prego aiutami>>. Mi disse in lacrime, l'abbracciai ancora più forte e lei si strinse a me. Non era la prima volta che succedeva ma oramai non si faceva vedere da un po', non capisco perché sia tornato, non si merita nemmeno di essere chiamato papà, è un'uomo spregevole, alcolizzato, drogato, pensa solo a se stesso ai suoi soldi e dei giri che frequenta, oramai erano 7 mesi che non si faceva vedere né da me né da mia madre, e speravamo che non tornasse più visto che quando era con noi,non faceva altro che bere, drogarsi e picchiarci.
All'inizio non era così, era il solito papà che ama la sua famiglia, andava a lavorare tornava per la cena si interessava a me, finché non iniziò a bere, da lì iniziò il nostro inferno dopo l'alcol iniziò con le droghe e infine iniziò a picchiarci perché diceva che non servivamo a nulla che eravamo inutili  tranne che a pulire e a cucinare e che eravamo sono delle troie e da lì iniziò ad abusare di mia madre non lo faceva sempre ma qualche volta succedeva, non abbiamo mai avuto il coraggio di denunciarlo, e quando se ne è andato pensavo non tornasse più e che finalmente potevamo vivere una vita normale, ma ci sbagliavamo.
Tutta questa merda la conoscono solo Sam e Dylan e quando lui se n'è andato mi sono sentita persa perché era l'unico che mi quando succedeva qualcosa entrava dalla finestra e mi consolava, anche Sam mi aiutava mi consolava la potevo chiamare nel cuore della notte e lei mi rispondeva comunque... è una persona d'oro.
Appena mia madre si addormentò,chiamai Sam visto che Dylan non mi sembrava il caso anche se avevamo chiarito.
Rispose dopo due squilli. << Ei Haley che è successo >>. mi chiese con voce serena, iniziai a singhiozzare << Haley ti prego parla mi stai facendo preoccupare >>.
<< Sam...è tornato >> riuscì a dire solo questo nient'altro, << sto arrivando >> mi disse con tutta fretta e mi attaccò.
Erano le sette quando sentì il campanello suonare. Aprì la porta e mi buttai tra le sue braccia, scoppiai a piangere come una fontana.
Ci sedemmo sul divano e subito incominciò a fare un mucchio di domande,
<<com'è successo? Che ti ha detto ? Ti ha toccato ? Giuro che se lo trovo lo ammazzo >>.
Sorrisi dolcemente ma subito mi rattristì.
<<Quando sono entrata in casa le cose erano completamente sottosopra,appena sono entrata ho capito che era successo, quindi sono corsa di sopra e ho trovato mia madre che piangeva a dirotto e mi ha detto che è tornato e questa volta ancora più incazzato di sempre>>.Scoppiai in lacrime Sam mi abbracciò e mi senti leggermente meglio, i suoi abbracci erano curativi.
Il giorno dopo mi svegliai tra le braccia della mia migliore amica, capì quanto ero fortunata ad avere una persona come lei affianco,così mi alzai senza svegliarla e decisi di preparare la colazione per tutte e due, la svegliai,facemmo colazione ma poi guardai l'orologio.<< Sam siamo in ritardassimo, la sveglia non è suonata, siamo nella merda totale, il prof ci ammazzerà>>. << Stai tranquilla è sabato oggi non c'è scuola >>. Feci una faccia buffa e scoppiammo in una fragorosa risata.
Andai al piano di sopra per vedere se mia madre stava bene.
Bussai e entrai delicatamente.
<< ciao mamma tutto apposto?>>.
<< ciao amore mio,si sto bene e tu ?>>.
<< non interessa come sto io, voglio sapere perchè è venuto e cosa ti ha fatto, se ti ha toccata un'altra volta ti giuro che lo uccido con le mie mani >>.
<< tranquilla amore non mi ha fatto nulla.
È entrato in casa urlando e mettendo a soqquadro tutto in cerca di soldi, ma non ha trovato nulla perché per fortuna non li tengo in casa, ma ha detto che non c'è la darà vinta e che questa volta mi è andata bene>>.
<<non ci posso credere, mamma non possiamo più andare avanti così dobbiamo andare alla polizia>>.
<< amore non possiamo,sai cosa può fare lui>>.
<<Lo so, troveremo una soluzione te lo prometto, ora scendo che c'è Sam che ieri sera è venuta da noi per cercare di alleviare un po' la situazione >>.
Le sorrido per trasmettergli un po' di conforto e scendo. Appena scendo la vedo parlare al telefono. << chi era?>>. Chiedo curiosa
<< mia zia voleva sapere se alla fine sta sera ci sarò da loro a cenare, ma se vuoi che rimanga con te non c'è problema>>.
<< ma va sei pazza, io me la caverò come ho sempre fatto d'altronde >>. Sorridendogli dolcemente.
Decidemmo di andarci a fare un giro in centro, per fare un po' di shopping.
La giornata era andata bene,fin troppo bene, infatti quando passiamo davanti a starbucks, vediamo passare una ragazza bionda ossigenata, con vestiti striminziti e subito abbiamo capito chi fosse, e ovviamente affiancata da Dylan sempre con la sua giacca di pelle nera , i jeans strappati e la maglia nera, sempre bello in ogni occasione.
Dylan ci guardò e abbozzò un sorriso mentre lei ci guardava schifata e se lo tirava sempre più a se come se qualcuno da un momento all'altro lo potesse rubare.
Rinunciammo al nostro caffè per non subirci quei due piccioncini e tornammo a casa.
Entrai in casa poggiai i sacchetti con i vestiti nuovi in camera mia e scesi per guardarmi un po' di TV.
Erano quasi le otto e la mia fame iniziava a salire quindi decisi di ordinarmi una pizza.
Quando arrivò la pizza, pagai in fretta e andai in cucina per gustarmi la mia pizza da sola, già visto che oggi mia madre lavora fino a tardi come sempre in questo periodo, lei facendo il medico a volte gli davano i turni serali e quindi la sera non era mai a casa.
Finì di mangiarmi la pizza e andai a letto, mi sdraiai e navigai un po' con il computer.
Erano quasi le nove quando mi arriva un messaggio:
"Sta sera mega festa, ti passo a prendere alle 10.30, sbrigati "
-Sam .
Era sabato sera e passarlo nel letto ad annoiarmi non mi andava proprio, quindi decisi di andare alla festa e sfoggiare l'abito nuovo comprato oggi.
Mi feci una veloce doccia, mi asciugai i capelli e li arricciai leggermente sulle punte, mi truccai con un po' di fondotinta, blush, matita nera e mascara a volontà.
Mi misi il vestito, era stupendo mi segnava le curve, era corto fino a metà coscia aveva uno scollo a cuore e aveva una apertura dietro a forma di goccia, era bianco di pizzo. Decisi di metterci delle scarpe col tacco nere e una borsetta nera lucida, dove misi il telefono, i fazzoletti, il mascara e qualche soldo, per ogni evenienza.
Guardai l'orologio erano le 10.30 esatte, quando sentì il campanello presi un giacchino di pelle nera e uscì.
Davanti a me c'era un'auto nera da cui spuntava la testa di Sam che mi sorrideva e mi mimava di entrare, entrai la salutai,e lo vidi con le mani sul volante, bello come sempre, Dylan.
Gli sorrisi e mi ricambiò il sorriso.
<<Che festa è?>>.dissi curiosa << È la festa di Courtney,una delle cheerleader,Dylan mi ha chiesto se volevo andare e ovviamente ho accettato subito e ti ho chiamato >>. Mi rispose Sam con un sorriso sulle labbra.
Io la fulminai con gli occhi, ma poi lei si mise a ridere e così scoppiai a ridere anch'io, ma poi si creò silenzio si sentiva solo il motore dell'auto
<<Mi mancava la tua risata>>. Rompendo il silenzio che si era creato.Rimasi impietrita non capivo con chi parlasse, guardai verso lo specchietto retrovisore e lo vidi sorridere guardandomi e capì che si riferiva a me.
<<Grazie >>. Dissi imbarazzata.
Poco dopo arrivammo davanti a una villa enorme. C'era gente che entrava e usciva dalla enorme villa, altri che stavano a bordo piscina con un grosso bicchiere di alcol in mano.
Entrammo, e subito Dylan scomparse in mezzo alla folla che si scrusciava una contro l'altra.
Io e Sam ci dirigemmo verso un tavolo con tanti alcolici e chiedemmo al ragazzo che li serviva, due angelo azzurro
<< tenete dolcezze>>. Ci porse i bicchieri e ci sorrise << come vi chiamate ?>> continuò subito dopo. << io sono Haley lei è Sam la mia migliore amica >>. << piacere io sono Aaron>>.gli sorrisi imbarazzata e filai via per paura che potesse fare altre domande,era molto carino e questo mi metteva in soggezione forse per quello non volevo altre domande da lui. Io e Sam ci scatenammo in pista, prendemmo altri 5 bicchieri di alcol, quella sera volevo solo divertirmi, dopo quello che è successo.
Iniziava a girarmi la testa, nel parlare sbiascicavo le parole. Andai al tavolo degli alcolici e invitai a ballare il barman, il quale accettò subito,iniziammo a ballare in modo molto sensuale cosa che non avevo mai fatto con nessuno, colpa dei drink, pensai, ma scacciai subito i pensieri e mi rimisi a ballare con il ragazzo che avevo davanti,fino a quando non mi baciò, prima un bacio delicato che si trasformò in un bacio appassionato, mi prese la mano e mi portò su in una camera, non feci tempo ad entrare che mi sentì tirare per l'altro braccio, mi girai e vidi Dylan infuriato,<< che stai facendo !!>> mi gridò contro. Mi misi a ridere come un'ebete
<< nulla mi sto solo divertendo>> risposi tranquilla. << vai a chiamare Sam ce ne andiamo, ora!>>. <<scusami ma paparino si è arrabbiato >>. Dissi mentre guardavo Aaron e subito dopo scoppiai a ridere come una scema.
Mentre scendevo le scale vidi Sam e gli dissi che ce ne dovevamo andare, ma lei mi rispose che l'avrebbe riportata a casa Adam, non mi ero nemmeno accorta che ci fosse. Così la salutai e andai da Dylan.
<< Sam torna con Adam >>. Mi guardò con la mascella serrata e annuì.
Entrammo in macchina, tempo neanche cinque minuti caddi in un sonno profondo.

Little SecretsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora