Capitolo 5

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Mi svegliai, per colpa della musichetta del mio telefono che misi come sveglia ieri sera, dopo che Dylan se ne andò.
Mi alzai, mi andai a lavare molto velocemente.
Mi vestì con un jeans grigio, una maglia bianca e una felpa grigia sopra, oramai stava iniziando a fare caldo , e qui inizia sempre prima la primavera.
Uscì senza mangiare niente non avevo fame.
L'autobus arrivò dopo poco.
Arrivata davanti a scuola salutai Sam, Adam, Allyson e Jake. Oramai Jake era sempre con noi.
Suonò la campanella, andammo a posare i nostri libri, li salutai e io e Sam andammo in classe.
Mi sedetti al mio posto, il prof entrò seguito da Dylan, che si sedette al suo solito posto.
<< Haley>> bisbigliò Dylan dietro di me
<< Dimmi >> gli risposi senza farmi vedere dal prof.
<< Innanzitutto grazie per la seconda possibilità , e secondo volevo chiederti se ti va di uscire oggi >>.
<< Primo, non continuarmi a ringraziare che sennò cambio idea, e secondo la tua fidanzata mi ucciderebbe>>.
<< Infatti non glielo diremo>> mi disse con un sorriso malizioso in volto.
<<E va bene>> gli risposi rassegnata.
Mi sorrise e si girò a parlare con Luca un ragazzo della classe.
Suonò la campanella e mi diressi agli armadietti posai i libri, e andai spedita da Sam.
<< Sam dobbiamo parlare >> gli dissi, prendendola da un braccio e portandola via.
<< Che mi devi dire ?>> mi chiese con faccia interrogativa.
<< Dylan mi ha chiesto di uscire solo noi due, solo che c'è un problema, Rosy non lo sa, e non deve saperlo >>.
<< Davvero ti ha chiesto di uscire ?>> chiese con occhi sognanti
<< Si ma come amici >> puntualizzai.
<< Magari si lascia con Rosy per mettersi con te ,che ne sai ?!>> disse con occhi sognanti.
<< Pf una persona come me non potrebbe mai stare con uno come lui >>. Dovevo ammettere che però era molto bello Dylan, con quei suoi occhi verdi,i capelli sempre sistemati, a volte mi chiedo quanto ci mette a farli così perfetti, addominali, alto e sempre vestito bene.
Ma che pensieri mi vengono, no lui è solo un amico.
<< Vabbè ,ora vado ,ti racconto come è andata domani>>.
Suonò la campanella, che segnava la fine della ricreazione, rientrammo in classe per ultim'ora: storia.
Il prof ci avvisò che per la gita in montagna della prossima settimana avremmo dovuto portare l'autorizzazione o oggi o lunedì prima della partenza, e io mi ero completamente dimenticata di farla vedere a mia madre, quando sarei arrivata a casa gliela avrei fatta firmare.
Suonò la campanella, che significava la fine delle lezioni.
Così mi diressi verso l'uscita, la folla era talmente tanta che ci misi un po' prima di sbucare fuori.
Presi l'autobus e mi diressi verso casa.
Quando arrivai, aprì la porta, sentì delle voci che provenivano dalla cucina, sembrava che delle persone stessero ridendo, così mi diressi in quella direzione, fino ad aprire la porta.
Mi ritrovai mia madre felice che scherzava con i genitori di Sam e di Dylan, era tanto che non la vedevo così felice e con quel sorriso stampato sulle labbra.
Ei aspetta un secondo che cosa ci fanno i genitori di Dylan ?!.
Molte volte venivano i genitori di Sam qui da noi, visto che mia madre era molto amica con loro.
Ma i genitori di Dylan che cosa ci facevano ?Appena mi notarono smisero di ridere e gli si creò solo un leggero sorriso.
<< Ciao amore, i genitori di Sam sono venuti a farci compagnia, e sono venuti anche i genitori di Dylan quel ragazzo che viene nella tua classe, e sapevi che è cugino di Sam? >>.
<< A Wow , si solo sapevo mamma.
Ora vado di sopra, scusatemi >>.
Gli posai davanti agli occhi l'autorizzazione e me ne andai di sopra.
Salì le scale , e mi ritrovai una persona nella stanza.
Ero terrorizzata non sapevo chi fosse o cosa volesse da me, e perché era nella mia stanza.
<< Chi sei ?>>.
Si girò e si rivelò il volto di Dylan con un sorriso in volto.
<< Mi hai fatto prendere uno spavento ma sei pazzo!>> gli gridai.
<< scusami>> e si mise a ridere.
<< Cosa ci fanno i tuoi genitori giù con mia madre >> chiesi curiosa.
<< A sì,ecco cosa volevo dirti oggi a scuola ma mi sono dimenticato, verremo a vivere qui affianco a te, perché papà voleva una casa più grossa >>.
<< ma stai scherzando vero ?>>.
<< No no, la signora che ci abitava prima, andrà a vivere a San Francisco, e così la casa era libera >>.
Non ci posso credere, non posso vivere sapendo che lui abiterà vicino a me sarà un supplizio.
<< a okay >> riuscì a dire solo questo.
<< Ora andiamo però , ti voglio portare in un posto >>.
<< dove ?>>.
<< lo scoprirai >>.
Non ribatto nemmeno ,tanto so che è inutile con lui.
<< aspetta fammi cambiare e andiamo >>.
<< Non ti cambiare sei perfetta così >>.
Dylan mi aveva fatto un complimento, quel Dylan , quello che mi disprezzava. La vita è così strana.
Uscì da casa e lui dalla finestra, visto che mia madre non sapeva che era venuto.
<< Aspetta qui due secondi vado a prendere la macchina >>.
Era venuto a piedi ?! Nah impossibile non abita così vicino. Magari l'ha messa più indietro così che io non l'avessi potuta vedere, così da farmi quella sorpresa.
Poco dopo arrivò davanti a me una macchina nera lucida.
Salì in auto, mi allacciai la cintura e lui partì.
<< ti prego mi dici dove mi stai portando >>.
Chiesi quasi supplicandolo.
<< Non te lo dirò finché non siamo arrivati >>.
Sbuffai, e mi girai a guardare il finestrino.
Sentì una mano appoggiarsi sulla mia coscia, non ci feci caso e continuai a guardare fuori.
<< Sarai felice quando arriveremo>>.
Lo guardai e mi rassicurò con un sorriso dolce.
Mi rigirai verso il finestrino, continuai a guardare fuori , il paesaggio era molto bello , quanto familiare.
La macchina si fermò in un parco, molto carino con qualche bimbo.
Mi prese la mano e mi portò oltre il parco, dove c'era un distesa di verde con molti fiori e un albero molto grande.
Rimasi incantata, era bellissimo.
<< Sapevo ti sarebbe piaciuto>>.
<< Ma dove mi hai portato?>>
<< Ci vengo sempre quando sono triste o arrabbiato e questo posto mi calma, mi siedo sotto quell albero e guardo la vista davanti a me >> mi disse con molta tranquillità.
<< È davvero bellissimo >>.
Andammo a sederci sotto l'albero, ci sdraiammo a pancia in sù così da vedere il magnifico cielo che c'era in quella giornata.
<< Come hai scoperto questo posto >>.
<< Mi ci portò papà quando ero piccolo e da lì è sempre stato il mio piccolo rifugio da tutti e da tutto >>.
Sospirai.
Dylan si avvicinò e mi prese e mi fece avvicinare sempre più a lui così da essere abbracciati ma sempre rivolti verso il cielo.
Non mi tolsi perché mi faceva sentire sicura.
<< Mi sei mancata tantissimo Haley>>.
<< Anche tu Dylan >>.
Mi prese il mento delicatamente e si avvicinò fino a fare combaciare le mie labbra con le sue, mi arrivò una scarica elettrica nella spina dorsale e avevo uno zoo nello stomaco.
Il bacio si intensificò, quando mi chiese il permesso con la lingua che non tardò ad arrivare.
Ci staccammo e ci guardammo.
<< Scusami, non dovevo farlo, io sto con Rosy e la amo>>
A quelle parole il mio cuore si spezzò, non capisco, se amava lei perché mi avevo baciata, perché mi avevo portata lì soprattutto.
<< Portami a casa è tardi >>.
Non mi accorsi nemmeno di averlo detto, ma ero talmente arrabbiata e delusa che le parole uscivano da sole.
Mi alzai, mi diressi verso la macchina, dietro c'era Dylan non mi voltavo nemmeno a guardarlo ero talmente delusa da lui.
Entrai in macchina mi sedetti, allacciai la cintura, chiusi la porta e guardai il finestrino.
Entrò anche lui e mise in moto.
<< Scusami, non dovevo farlo.
Ma mi sentivo di farlo in quel momento>>.
<< Stai zitto e portami a casa>>. Dissi con le lacrime agli occhi. Ma non mi feci vedere da lui per non dargliela vinta.
Dopo 15 minuti all'incirca arrivammo davanti a casa mia.
Uscì dalla macchina, mi girai a guardarlo, aveva lo sguardo basso.
Chiusi la porta ed entrai in casa, mi diressi in camera mia e mi misi a piangere a dirotto.
Perché mi aveva portato lì, perché mi aveva baciato, per poi farmi soffrire un'altra volta dicendomi che lui amava Rosy.
Chiamai Sam, gli spiegai tutto.
<< Haley, tranquilla, non pensarci è solo un bastardo o almeno è diventato un bastardo, non ci dare tanto peso, quando uno non ha un cuore si finisce così.
Domani ci parlo io >>.
<< No ti prego non dirgli nulla, voglio fargli vedere che io sono superiore a lui e che non mi faccio prendere per il culo così >>.
<< Brava questa è la mia migliore amica. Domani andiamo a fare shopping insieme così ti tiri sù un po' il morale >>.
<< va bene, a domani >>. Chiusi la chiamata, e mi spuntò il sorriso, quanto potevo voler bene a Sam.
Mi sdraiai a letto e chiusi gli occhi, ma non mi addormentai,
Sentì un peso poggiarsi affianco a me, mi girai e me lo ritrovai davanti.
Che cosa vuole ancora, non si è stancato di prendermi per il culo.
Mi rigirai nel letto nella parte opposta a dov'era lui.
<< che cosa vuoi da me, vuoi farmi soffrire ancora, non ti sei stancato , o magari le prese per il culo ti piacciono >>. Dissi con le lacrime agli occhi.
Mi sentì tirare verso di lui i mi mise cinse la vita con un braccio e sussurrò al mio orecchio
<< Scusami>>.
Mi allontanai.
<< Non puoi risolvere sempre con uno scusa, sei scomparso per 8 mesi e torni chiedendo scusa e che non puoi lasciare Rosy, perché non la puoi lasciare ?.
Mi baci, mi dici che ami Rosy, non ti capisco . Sempre scusa dici e pensi che tutto vada a posto da solo, ma no la vita non è così >>. Un'altra lacrima mi rigò il viso.
Si riavvicinò . << Non posso dirtelo, ma ti prego fidati di me.
Non volevo farti soffrire, con quel bacio ma era quello che mi sentivo di fare in quel momento.
Ti prego dammi una seconda opportunità>>.
<<Non so Dylan mi ha fatto soffrire già e sono stanca di sprecare lacrime>>.
<<Ti prometto, questa volta non ti farò soffrire, anzi ne sarai felice >>.
<< Okay ma solo una>>.
<< Grazie >>. Mi disse tutto felice e con un sorriso stampato in faccia.
Mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò.

Spazio Autore:
Ho aggiornato finalmente, il prossimo capito non tarderà ad arrivare tranquilli.
Fatemi sapere se vi piace.
Un bacio

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 12, 2016 ⏰

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