Capitolo 4

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Mi svegliai grazie alla luce che penetrava dalla finestra, apri gli occhi, misi a fuoco la stanza e capì che non era la mia stanza, ma dove mi trovavo, non sapevo dove mi trovavo e avevo un mal di testa assurdo.
Vidi la porta aprirsi, e entrò un ragazzo che riconobbi subito era Dylan.
<< Buongiorno dormigliona>>.
<< Ciao Dylan, ma dove sono ?>>.
<<Sei nella mia stanza >> mi rispose con un sorriso malizioso. Lo fulminai con lo sguardo.
<< perché sono nella tua stanza !>> gridai. Perché ero nella sua stanza, perché non mi ha portata a casa mia, chissà Rosy, questa volta non me la farà passare liscia.
<< sei nella mia stanza perché ieri sera eri talmente ubriaca che non volevo portarti da tua madre in quelle condizioni così ho chiamato Sam e gli ho detto che rimanevi da me e di coprirmi con qualche scusa >> si affrettò a dire e scese.
Spostai le coperte e un brivido mi percorse tutto il corpo, faceva freddo per essere a fine febbraio, mi alzai e mi accorsi che non ero vestita avevo solo una maglia che arrivava a metà coscia, è molto probabilmente era anche sua, e l'intimo.
<< Dylan!!>> urlai
<< che è successo?>> mi chiese spaventato, con il fiatone forse per la corsa dal piano di sotto a camera sua,mi venne da sorridere ma non lo feci.
<< perché non ho addosso i miei vestiti!>>.
<<Perché ieri sera quando siamo arrivati qui ti ho spogliato e ti ho messo una mia maglietta per stare comoda >>.
<< quindi tu mi hai spogliato?!.
E cosa abbiamo fatto ?!>>.
<< nulla ti ho messo nel letto e sei crollata come un sasso >>.
<< Quindi io e te,non abbiamo fatto nulla?>>
<< Mavva Haley cosa vai a pensare, non mi approfitterei mai di una persona ubriaca, sopratutto tu, e scusa se lo dico ma non sei il mio tipo >>.
Questa sua affermazione mi rasserena, perché non ha approfittato della situazione, ma allo stesso tempo mi ferisce leggermente, quando ha detto che non ero il suo tipo, non perché lui mi piace, ma mi chiedo che cosa ho di sbagliato.
<< A okay, e per la cronaca nemmeno tu sei il mio tipo >> mi girai, presi i miei vestiti e mi chiusi in bagno.
Mi cambiai velocemente e uscì.
Andai in camera sua ma non lo trovai, scesi al piano di sotto e lo trovai intento a gustare una tazza di latte e cereali, quanto è carino, pensai, ma cosa pensi Haley.
Mi avvicinai.<< Mi puoi portare gentilmente a casa>>.
Gli dissi molto in fredda.
<< E dai mangia qualcosa ,beviti un po' di succo e prendi un'aspirina, non hai una bella cera >>.
Disse per poi sorridermi.
<< Hai finito di insultarmi a gratis?!
Mangio qualcosa ma poi ce ne andiamo.>>
dissi puntando i pieni per terra come una bambina.
<< okay okay ... Basta che ti siedi e ti rilassi mi stai facendo venire mal di testa a me >>.
Mi sedetti al tavolo senza dire nulla, presi un po' di succo e qualche biscotto, non avevo molta fame, volevo solo tornarmene a casa, e vedete come stava mia mamma.
Finito di mangiare si alzò dal tavolo, e dopo un quarto d'ora tornò giù, ben vestito e tutto in ordine, mi aprì la porta e uscì.
Entrammo in macchina e accese il volume al massimo, avevo ancora mal di testa quindi abbassai il volume. << chi ti ha detto di abbassare?!>>.
<< mi fa male ancora la testa e tu metti il volume al massimo,se permetti l'abbasso !>>.
Serrò le mascelle e lasciò stare.
Arrivai davanti a casa la macchina si fermò
<< Ci rivedremo qualche volta vero ?>>.
<< Non lo so, chiedi il permesso prima alla tua fidanzata >>. Si rattristò subito, ma in realtà gli stava bene, non si meritava subito il mio perdono, dopo quello che ha fatto.
Girai i tacchi e entrai in casa. Subito mi arrivò un messaggio
"Tanto lo so che mi vuoi rivedere "
-Dylan.
Come fa ad avere ancora il mio numero pensavo l'avesse cancellato.
"Se certo sogna" gli risposi e mi si stampò un sorriso sul viso.
Salì le scale entrai in camera mia e mi sdrai sul letto dove trovai un bigliettino era di mia madre, diceva che doveva fare gli straordinari e che oggi non ci sarebbe stata, di bene in meglio.
Decisi di studiare un po' anche se non dovevo visto che mi ero portata avanti, ma sempre meglio ripassare no?.
Dopo un'ora a ripassare ogni materia del giorno dopo, mi misi il pigiama e mi addormentai.
Il giorno seguente era lunedì, una tortura per ogni studente sulla terra.
Mi alzai di mala voglia , mi tolsi il pigiama mi feci una doccia veloce e lavai anche i capelli, molto velocemente me li asciugai.
Mi vestì con i vestiti nuovi che avevo comprato: un jeans chiaro tutto strappato , è una maglia nera lunga dietro e corta davanti con due spacchi sui lati che arrivavano fino alla vita e decisi di metterci delle all star alte tutte nere.
Mi truccai leggermente e andai in cucina per sgranocchiare qualcosa, presi qualche biscotto e un bicchiere di succo di frutta.
Presi la cartella e uscì di casa, andai a prendere l'autobus, mentre lo aspettavo mi preparavo mentalmente a tutte le domande che avrebbe potuto farmi Sam.
Finalmente arriva l'autobus e come sempre Sam è seduta in fondo la raggiungo, la vedo diversa ha un sorrisone stampato in faccia.
Appena mi vede fa posto affianco a lei, e inizia a parlare come sempre delle solite cose , ma tra queste,questa volta c'è una novità, si è fidanzata con Adam e Allyson si sta frequentando con Jake il cugino di Adam.
Bene l'unica del gruppo single.
Arrivammo davanti alla scuola e ovviamente ci stavano aspettando davanti all'entrata.
Li salutammo e Sam ovviamente con un bacio salutò Adam, erano molto carini insieme facevano una bella coppia.
Entrammo e andai a posare i libri nell'armadietto, appena lo aprì ci trovai un bigliettino:
"Stai lontana da Dylan" solo questo diceva il bigliettino ma mi è bastato poco per capire chi fosse, mi guardai in giro e la vidi farmi un'occhiataccia e andare via con le sue "amiche".
Poco dopo arrivò Dylan.
<< Ei Haley >>. Mi salutò con un sorriso
<< Stammi alla larga >>. Risposi fredda presi i libri e mi affrettai ad entrare in classe.
Lui mi prese per un braccio e mi bloccò.
<< Che succede, perché sei così fredda, pensavo avessimo chiarito , o almeno ci provavamo a chiarire >>. Gli porsi il bigliettino e me ne andai.
Lui non mi seguì. Mi sentivo un po' delusa del fatto che lui non mi seguì ma era meglio così per tutti e due.
Arrivata in classe mi sedetti al solito posto, poco dopo entrò anche Dylan e si sedette dietro di me.
La lezione era oramai iniziata da 15 minuti quando sentì qualcuno chiamarmi mi girai, era lui che mi chiamava.
<< Alla fine dell'ora dobbiamo parlare, non accetto un no >>.
<< No>>. Gli risposi secca.
<< cosa ti ho appena detto.Non accetto un no>>
mi rispose con un sorriso sulle labbra
<< Signor Scott e signorina Bradley volete informare tutta la classe delle vostre interessanti discussioni ?>>.
<< Mi scusi prof non ricapiterà>> mi affrettai a dire lanciando un'occhiataccia a Dylan il quale sorrise.
Uscì dall'aula appena finiti l'ora di storia, e mi diressi verso il mio armadietto.
<< Quindi vuoi mandare a monte quello che stiamo cercando di recuperare per uno stupido bigliettino >>. Sapevo di chi si trattasse non mi girai.
<< Si proprio così, tu lo hai fatto per 8 mesi e non credo ci siano stati problemi >>. Gli risposi con tono calmo ma le lacrime minacciavano di uscire.
Sbattè un pugno contro l'armadietto.
<< Vaffanculo Haley >>.
Se ne andò.
Mi lasciò sola nel corridoio , oramai le lacrime erano scese e rigavano il mio volto.
Raggiunsi Sam, che vedendomi mi abbracciò subito, mi portò in bagno e gli spiegai tutto.
<< Ma che coglione. Lui se n'è fregato sempre e ora perché inizi a fregartene tu lui si incazza?!
Non capisce come siamo stati noi in 8 mesi!>>.
Abbassai lo sguardo e annuì, aveva ragione.
Mi asciugai le lacrime, mi sistemai il trucco, sembrava non fosse successo nulla.
Entrai nell'aula di matematica l'ultima della giornata, non c'è la facevo più volevo solo andarmene a casa sdraiarmi sul letto e non fare nulla.
Arrivai a casa, sgranocchiai qualcosa e andai di sopra a guardarmi un film, accesi il computer e misi il film.
Verso la fine nella parte più bella sentì bussare alla finestra, mi alzai e andai a vedere, scostai la tenda e mi ritrovai Dylan davanti. Mi allontanai e mi rimisi a vedere il film quando sento che dice qualcosa del tipo "apri subito" "la sfondo " , non volevo dargli ascolto, ma poi iniziò a picchiettare insistentemente e la cosa mi innervosiva e non poco, decisi di aprire e farlo entrare.
<< Finalmente ti sei decisa>>
<< Cosa vuoi ?>>.
<< Ti prego non essere così fredda con me, non volevo che succedesse questo, che Rosy ti iniziasse a minacciare, non lo volevo e non lo voglio, tu sei importante per me, e lo sei sempre stata>>.
<< Per 8 mesi non dicevi le stesse cose, anzi eri molto felice con i tuoi amici e le tue amiche >>.
<< E dai lo sai anche tu che quelli non sono miei amici, i miei amici siete voi : tu, Adam, Allyson e Sam.
Non volevo abbandonarvi...ma non avevo altra scelta, ti prego perdonami, lascia perdere il bigliettino di oggi, ci parlerò io con Rosy>>.
<< cosa vuoi dire per non volevo abbandonarvi ma non avevo altra scelta ?>>.
Chiesi curiosa.
<< Non te lo posso dire,ma ti prego capiscimi>>.
Lo guardai negli occhi, era sincero, voleva veramente il nostro perdono, ma voglio arrivare fino in fondo a questa storia, non mi convinceva.
<< okay mi fido,non farmene pentire ti prego>>.
<< Non lo farò >>.

Spazio Autore:
Tornata con un nuovo capito.
Sto aggiornando molto infretta così da non lasciarvi senza capitoli.
Sperò vi piaccia.

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