Capitolo 4

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Venni svegliata da un martellio proveniente da dietro la porta della mia cella. Era Niall.《Wilson oggi hai la seduta con la dottoressa Stewart, alzati》disse aprendo la cella.
Mi alzai e andai verso la mia guardia, mi mise le manette e mi portó da quella strizzacervelli. Passammo vari corridoi fin quando mi trovai davanti la porta bianca con su scritto "Dott. ssa Stewart", Niall bussó ed entrai. Davanti a me c'era una donna con lunghi capelli neri legati in uno chignon, occhiali blu scuro sul ponte del  naso ,una penna stilografica tra le sue mani, e aveva lo sguardo rivolto verso i tanti documenti sparsi sopra la scrivania di mogano.
Sbattei la porta dietro di me e lei  alzó subito lo sguardo su di me analizzando il mio viso.
《Oh ciao MaryJane non ti avevo sentita entrare》disse con un finto sorriso sulle labbra.
Mi sedetti in una delle sedie poste davanti la sua scrivania e semplicemente la fissai.
Odiavo gli strizzacervelli sono soltanto irritanti e rompi coglioni soprattutto quando ti chiedono dei "problemi" che ti affliggono e in particolare odiavo questa donna davanti a me che mi continuava a sorridere falsamente e cavolo era cosí falsa.
《Allora come stai Mary Jane?》disse poggiando il mento sulle mani.
La guardai e vidi i suoi occhi marroni che mi guardavano.
《Sto bene》risposi sospirando.
《Bene, allora come hai dormito stanotte?》chiese ancora.
《È una conversazione tra amiche o cosa?》dissi scattando.
《No ti sto solo chiedendo come hai dormito》disse con quel tono altezzoso che mi stava sul cazzo.
《Cosa cambierebbe se le dicessi come ho dormito?》chiesi guardandola negli occhi.
Fu un momento sorpresa ma poi si riprese subito. 《Bhe credo che parlarne ti farebbe sentire meglio》disse sfogliando il suo block notes.
《No non cambierebbe niente quindi preferisco non parlare》dissi sbuffando.
《Come vuoi》disse giocando con la sua fede.
《Ma sappi che se tieni tutto dentro prima o poi scoppierai》disse prestando attenzione a me.
《Non mi interessa, ora posso andare o deve
continuare a farmi il terzo grado?》chiesi dura.
《Puoi andare》disse sospirando.
Aprí la porta e vidi Niall pogiato al muro di fronte.
《Avete giá finito?》chiese guardando alle mie spalle.
Annuí e gli porsi le mie mani,mi mise le manette e mi portó di nuovo nella mia cella.
Passai l'intera mattinata a leggere il libro fin quando venne Niall a prendermi per portarmi in mensa.
Appena aprí le porte gli occhi di tutti i pazienti erano su di me ma poi tornarono a fare quello che stavano facendo. Analizzai la stanza per cercare un tavolo vuoto e isolato ma vidi un ammasso di ricci scuri infondo alla stanza seduto su un tavolo a guardare la fiamma del suo accendino.
Cosí decisi di sedermi al suo tavolo ma mentre peccorrevo il piccolo "corridoio" in mezzo alla fila di tavoli mi sentí strizzare il sedere, mi si geló il sangue nelle vene ma mi girai subito vedendo l'uomo che mi aveva toccata e vidi che aveva un sorriso pervertito come il suo e un flashback mi colpí come un fulmine ero totalmente paralizzata, non sentivo nulla, stavo iniziando a tremare e a sudare e poi all'improvviso iniziai ad urlare e vidi solo una guardia che conficcava un ago nel mio braccio prima che mi si annebbiasse la vista e venni presa da due forti braccia.

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