capitolo 8

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Ero nel bagno dell'istituto, davanti lo specchio scheggiato a fissare il mio riflesso quando sentí un singhiozzo provenire da una delle porte, mi girai e ne seguirono altri.
《Ehy?》dissi incerta.
I singhiozzi smisero ma sentivo come se qualcuno tirasse su con il naso cosí mi avvicinai alle porte guardando da sotto fin quando vidi delle scarpe nere indetrieggiare.
《Lo so che sei qui. Tranquilla non ti faró del male》dissi fermandomi davanti la porta.
Sentí solo il mio ed il suo respiro un pó affannato.
《Stai bene?》dissi cercando di aprire la porta ma si era chiusa a chiave.
Non sentí niente cosí sbuffai.
《Senti non ho cattive intenzioni voglio solo aiutarti....se posso》dissi un pó spasientita.
《Ok ho capito bhe ciao》dissi un po stufa. Stavo per andarmene quando sentí una debole voce parlare.
《C-come ti chiami?》mi chiese tirando ancora una volta su con il naso.
《Mi chiamo MaryJane》dissi incuriosita da cosa le fosse successo.
《Carino》rispose debolmente da dietro la porta.
《Tu invece come ti chiami?》chiesi curiosa.
《Non posso dirti il mio nome o lui lo saprá》rispose con una voce piú acuta.
《Lui chi?》chiesi confusa.
Sentí che si avvicinó alla porta e sussurró《L'uomo nero》.
Rimasi un pó stranita ma poi pensai che era pur sempre una paziente dell'Allegheny Asilum e che forse stava dando i numeri ma non so perchè ma dentro di me c'era una sorta di irrequietezza.
《L'uomo nero?》chiesi.
《Si lui è cattivo con me》disse iniziando a singhiozzare.
《Dai non piangere apri la porta》dissi tranquilla.
Dopo un po sentí la serratura scattare e ne uscí una ragazzina di circa sedici anni bassina, magra e con lunghi capelli neri come la pece e lisci come la seta, alzó lo sguardo e mi guardó con i suoi occhi azzurrissimi e inniettati di sangue per il pianto.
《Eccomi》disse guardandosi i piedi nudi. Sembrava una bambina di 5 anni era carina in fondo.
《Sono belli i tuoi capelli》dissi allungando una mano per toccarli ma si scansó spaventata.
《Non toccarli, lui non vuole che nessuno mi tocchi》disse bisbigliando.
《Perchè è cattivo con te?》 Chiesi cercando di scoprire di piú.
Si avvicinó al mio orecchio e bisbiglió 《lui dice che sono sua e si arrabbia quando non voglio essere baciata....li giú》disse infine imbarazzata.
Spalancai gli occhi e realizzai che l' uomo nero come lo aveva chiamato abusava di lei.
《Qual'è il tuo nome?》chiesi guardandola.
《Lui non vuole che lo dico》disse parlando pianissimo.
《Non lo diró a nessuno giuro》dissi guardandola speranzosa.
Mi guardó e sospiró.
《Destiny》sussurró.
Riuscí a malapena a sentirlo. La guardai e sorrisi, sembrava cosí piccola e indifesa.
《Destiny l'uomo nero è un paziente?》chiesi prendendole il braccio.
Lei guardó la porta e si ritrasse.
Subito dopo si sentí battere un colpo alla porta.
《Wilson hai finito?》chiese la mia guardia attraverso la porta del bagno.
《Ehm sisi ho quasi fatto》dissi veloce.
《Lui ha sentito tutto ora glielo dirà》piagnucoló la ragazza accanto a me.
《Nono tranquilla non ha sentito nulla》dissi cercando di calmarla.
《Ascolta Destiny adesso devo andare, incontriamoci domani qui alla stessa ora ok?》chiesi.
《Perchè lo fai?》chiese sussurrando.
《Perchè voglio aiutarti e per quanto ne so potrebbe farlo anche alle altre》dissi incamminandomi verso la porta.
Uscí e la chiusi alle mie spalle.
《Che diavolo hai fatto per due ore li dentro?》disse guardandomi.
《N-non mi sentivo bene》risposi distogliendo lo sguardo.
《Andiamo》borbottó.
Mi trascinó per il corridoio mi giraí e guardai ancora la porta del bagno dove era avvenuto quell'insolito incontro

Allegheny Asylum (H.S)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora