Chapter 8 - Alexis

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Risi.
-Che stronza!- mi mise giù facendo il finto offeso.
-Eddai! Eri troppo preoccupato e mi sono voluta divertire un po!- risposi io.
-Okay okay, lo ammetto, ero davvero preoccupato. Ma tu hai urlato "ODDIO NIALL"- mi imitò alla perfezione, tanto che sorrise. Uno di quei sorrisi che ti scalda il cuore. Gli baciai la guancia e lui arrossì.
-Dai andiamo a casa- lo presi per mano e incominciammo a camminare da dove eravamo arrivati.
-Lexi?- mi chiamò Niall.
-Si scusa- risposi.
-Cosa volevi dirmi prima?-
-Che.. io.. Mi trasferirò in un appartamento vicino a scuola. Non vivremo più vicini- all'ultima frase mi si è incrinata la voce.
-Piccola, stai piangendo? Perchè te ne vai? Tranquilla-, mi accarezzava i capelli.
-Niall tu non capisci. Tu non capisci.-

*Flashback*
Io e Corine eravamo vicine di casa. Avevamo 14 anni. Ci volevamo un bene dell'anima, anche se non veniva a scuola con me (andava in una scuola privata).
Un giorno stavamo giocando per la nostra via, sotto casa, quando arrivò un pazzo a tutta velocità. La investì in pieno. Ambulanze e lettini d'ospedale è l'unica cosa che ricordo.
-CORINE! Corine svegliati! TI PREGO! CORINE!-
Corine era sulla barella, nell'ambulanza. Era tutta imbrattata di sangue e non si svegliava.
La portarono in sala operatoria. Lesioni. Emorragie. Ossa rotte. Traumi cranici.
Inutile dire che non ce la fece.
Non riusci ad accettare la cosa, stavo malissimo. Incominciai a fare sport per sfogarmi, sinceramente scelsi la boxe, ma solo quella al sacco. Nessun incontro tra persone. La boxe in quel periodo mi ha salvata. Salvata soprattutto dalla madre e dal padre di Corine, che traslocarono e che mi ritenevano l'unica responsabile dell'accaduto.
*Fine flashback*

Stavo piangendo come una bambina, mentre Niall mi accompagnò fino a sotto casa. Lui non sapeva di Corine, voglio aspettare a dirglielo come ha detto Liz.
Se ne stava andando via, quando lo abbracciai.
-Niall, non andare via ora. Ti prego, ho bisogno di te!-
Niall non se ne andò, mi accompagnò nella mia stanza e mi fece stendere sul mio letto.
Lui tentennò un momento e poi si sdraio affianco a me. Dopo un po mi addormentai, tra i singhiozzi e tra le braccia di un ragazzo meraviglioso, che mi accarezzava e coccolava, che mi sussurrava cose dolcissime e che mi ha promesso di non abbandonarmi mai.

La mattina dopo mi svegliai presto. Ci misi un secondo a capire che ero tra le braccia di Niall. Ero così felice, era rimasto da me nonostante la mia crisi isterica della sera prima.
In quel momento capii che lui era la mia ancora di salvataggio.

Beautiful Disaster ||Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora