"Mi ha abbracciata,
fregandosene delle persone, dei prof e dei compagni che ci circondavano,
ché non gliene importava delle frecciatine,
perché in quel momento voleva stare con me.
E io con lui.
Volevo stare con lui,
tutta la giornata,
che già mi aveva migliorato,
con pochi gesti.
E gli voglio un bene assurdo.
E un ragazzo così non lo troverò più da nessuna parte.
E non devo perderlo.
E non voglio perderlo, assolutamente.
Mi ha resa migliore.
È la mia forza,
mi dà sicurezza,
quella sicurezza che io non ho per niente.
È la mia casa.
È la cosa più bella che mi mi potesse mai capitare.
È la parte migliore della mia adolescenza.
Mi ha stravolto la vita.
E me lo devo tenere stretto.
Perché gli voglio veramente bene.
Perché mi fa sentire nel posto giusto al momento giusto.
Perché mi ha salvata.
Perché a me tiene davvero.
E io tengo a lui,
più di quanto tengo alla mia felicità.
Perché la mia felicità,
d'altronde,
è lui.
E un giorno lo guarderò negli occhi,
cercando di non distoglierli,
e glielo dirò.
Gli dirò che non voglio nessun altro al mio fianco,
che non sia lui."
