Un nuovo anno. Stessa situazione. Tutti quelli che mi stanno intorno formano i propri gruppi cercando di rientrare in quello dei ragazzi più popolari della scuola ed io, come sempre, me ne sto in un angolo ad aspettare che questo giorno del giudizio finisca il prima possibile.
Il mio nome non ha molta importanza quindi vi dirò solamente che sono nato a Los Angeles e che subito dopo i miei genitori si sono trasferiti in una piccola periferia di Las Vegas. Dopo circa quindici anni mia madre ha avuto seri problemi con il gioco d'azzardo, così, per allontanarci da quell'ambiente, come le ha indicato uno psicologo che ha cercato di aiutarla, mio padre ha optato per una "lunga vacanza" in Italia: il fascino del "bel paese" lo aveva sempre attirato, con la sua storia, la sua arte, il territorio e la buona cucina. Peccato che a me sarebbe toccato cambiare completamente vita e questo era più che un problema per un ragazzo come me che di italiano aveva solo qualche conoscenza base dai corsi linguistici della scuola. Ma nonostante le mie continue lamentele i miei avevano ormai deciso che un cambio di vita sarebbe stato come una boccata d'aria fresca dopo una lunga gita in autobus vicino a un vecchio ciccione sudato maleodorante che divora cibo come un maiale da allevamento. Insomma avevano bisogno di partire e forse chissà, magari mi sarei trovato bene in Italia e addirittura avrei potuto conoscere il mio primo vero amore.
Ma per fortuna non mi sono montato la testa con queste fantasticherie sdolcinate tutte rosa e fiori sul futuro che mi aspettava e credo di aver fatto bene vista la situazione attuale.
Sono passati due anni da quando sono arrivato con i miei genitori qui in Italia e la mia vita sta diventando sempre più simile ad un incubo dal quale non mi potrò mai svegliare.
Il primo anno ci siamo trasferiti a Bologna dove mio padre aveva un lavoro a tempo determinato. Durante l'estate però non gli è stato rinnovato il contratto perciò ci siamo spostati a Perugia, una città poco più piccola dove mia madre ha trovato lavoro in una farmacia vicino a casa e mio padre è un impiegato comunale: che non so ancora bene cosa sia.
Ed eccomi qui nell'ultimo tavolo a sinistra della mensa scolastica, con le cuffiette dell'i-pod nelle orecchie ad ascoltare "Knocking On Heaven's Door" dei Guns N Roses, mangiando una poltiglia indefinibile con un'insalata e una bottiglietta di acqua naturale, rimuginando sull'inferno che mi aspetta per altri quattro anni.
I ragazzi come me non hanno vita facile alle superiori, soprattutto se si parla di ragazzi fragili, senza un filo di muscoli in corpo, che vomitano tutto quel poco che mangiano in bagno perchè si sentono grassi e imperfetti. Esattamente come me, "un vaso di terracotta in mezzo a tanti vasi di ferro", ma che a differenza di Don Abbondio non sa per niente il latino.
Sì, vi sarete stupiti che un americano che vive da soli due anni in Italia sappia di cosa parli "I promessi sposi", ma questa storia così odiata da molti in questo paese mi ha colpito profondamente anche se l'ho letta con parecchia difficoltà.
Il suono della campanella mi risveglia dai miei pensieri e mi dirigo verso il mio armadietto a prendere il borsone da ginnastica e a posare il mio zaino, così pesante che dei libri scolpiti nel marmo sarebbero più leggeri. E' interessante come le scuole italiane si stiano modificando in modo da somigliare ai college americani così da avere un maggior afflusso di iscrizioni.
Distraendomi ancora una volta finisco con l'urtare con la spalla un ragazzo sicuramente più grande di me, facendogli cadere alcuni libri che teneva in mano.
"Ehi. Guarda dove cammini!" mi ringhia contro guardandomi dall'alto verso il basso.
"E...em...scusami non volevo. Ti aiuto a raccogliere i libri" gli rispondo balbettando e facendo gesti con le mani.
"Vattene, faccio da solo" mi dice in tono acido.
Così, dopo essermi scusato di nuovo, corro via verso gli spogliatoi accanto alla palestra per cambiarmi.
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Unlucky life
Teen FictionQuesta è la mia prima storia che scrivo in questo sito e spero vi piaccia! L'ho suddivisa in capitoli che scriverò e posterò non appena le idee affioriranno nella mia testolina. :)