~ PROLOGO ~

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Io sono Riley ho 17 anni.
Sono alta 1,70, sono snella é ho un bel portamento, i miei occhi sono azzurri ghiaccio con delle striature di blu e il contorno blu molto scuro, i capelli leggermente mossi e lunghi fino a metà schiena e sono marrone molto scuro, quasi da sembrare nero. Non mi sono mai piaciuti particolarmente, uguali a quelli di mia madre.
Ora mi trovo nella mia città natale, piccola, insensata, con solamente poche persone normali.
Esatto normali, che parola strana,che non ha senso di esistere perché nulla è pienamente normale, comunque non è pienamente normale perché ci sono i lupi, si ma non lupi qualsiasi, i licantropi, i vampiri, le streghe e le fate e ancora molti altri.
Infine i cacciatori, sono la razza più temuta da tutti.
Io non sono in nessuna di queste categorie, io non ho una razza, io non so chi sono.
Esatto io sono un Ibrido, e non c'è cosa più sbagliata che creare un ibrido.
Questo è il mio problema principale, perché oltre a questo ne ho molti altri.

I miei sono morti per colpa mia, non mi sapevo controllare, facevo cose che non volevo fare, facevo levitare, esplodere, incenerire e ghiacciare oggetti e persone, già persone che mostro ero, dopo la loro morte le uniche persone che mi rimanevano erano mio cugino, con la sua famiglia, e mio fratello.
Quest'ultimo era quello che mi aiutava di più, all'inizio, poi è andato via anche lui, dicendomi che ero soltanto un mostro e che meritavo di rimanere da sola per sempre, che perdeva solo tempo con me, mi spezzo il cuore quella frase e non mi controllai e usai i miei poteri come non avevo mai fatto.
Oltre a questo di quel giorno non mi ricordo altro ero svenuta e lasciata lì, da mio fratello, gravemente ferito, creduta morta.
Qui entra in gioco mio cugino, un hunter, cacciatore, il nemico principale di vampiri, licantropi, ibridi.
Lui non mi tolse un capello, mi ospitò a casa dei suoi, poi decisi che dovevo andarmene, ero un pericolo per tutti soprattutto con il vampiro che mi cercava, la mia vita era tutta un casino.
Quindi è meglio che ve la spieghi con calma in tutta al storia, andate avanti, Sempre se ne avrete il coraggio.

-Sofia
che ve ne pare?
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